- Pubblicità -
Tempo di lettura: 4 minuti

Continua la querelle tra la Samte e l’assessore al comune di San Giorgio del Sannio, Alessia Accettola. Dopo il comunicato dell’amministratore Fabio Solano, tocca al gruppo “Insieme Protagonisti” a nome del presidente Claudio Ricci:

“Gentile Assessore Accettola, ammiriamo molto l’entusiasmo e la vena polemica, tuttavia Le consigliamo di servirsene per altre cause, non certo quelle Amministrative e ancor meno quando si tratta di bilanci. Lo dica al suo Sindaco e si faccia cambiare la delega. Nonostante la dovuta sintesi, questa volta cercheremo di essere più dettagliati e forse, per questo, più noiosi. Ribadiamo che il nostro Comune, nel solo anno 2017, ha pagato 262.245, 20 Euro per interessi ed altri oneri finanziari (pagina 68, Relazione al Rendiconto di Gestione 2017, Sezione Conto Economico); di questa cifra complessiva (come riportato alla pagina 12 della Relazione sullo schema dello Rendiconto 2017 redatto dal Revisore Dott. Pasquale Levita) solo Euro 173.882,01 sono da riferirsi ad interessi passivi sui prestiti in ammortamento (e Le chiariamo che tale importo è già comprensivo degli interessi passivi per l’anticipazione di liquidità di cui alla nostra delibera numero 76 del 2013 che Lei richiama ma di cui confonde i benefici effetti). Quindi, se l’importo complessivo per interessi ammonta ad Euro 262.245,20 e quello per interessi passivi su ammortamento di mutui ammonta a Euro 173.882,01, una semplice sottrazione ci determina che la differenza, 90.000 Euro, rappresenta gli interessi passivi che il Comune, e quindi i Sangiorgesi, ha pagato per meri interessi dovuti ad una enorme esposizione di tesoreria. In passato c’era chi pagava la tassa sul macinato, oppure sul sale; i Sangiorgesi oggi pagano una tassa sul malgoverno!!! Questi sono i veri numeri, incontestabili, presenti nei documenti contabili. Non è utile per Lei avventurarsi in analisi su leggi come la 35 del 2013 che consentiva a tutti i Comuni d’Italia di avere liquidità di cassa risparmiando sull’anticipazione di tesoreria. La sostanza non cambia e confermiamo che con la vostra azione inadeguata state portando San Giorgio su una china molto pericolosa dal punto di vista finanziario. E soprattutto confermiamo la bontà della nostra azione Amministrativa che ha sempre tenuto lontanissima la nostra Comunità Cittadina dai rischi che invece oggi la minacciano concretamente.

Più volte Le abbiamo anche consigliato, gentile Assessore Accettola, di non occuparsi di problematiche più grandi di Lei, superiori alla Sua portata. La società SAMTE della Provincia, che si occupa del ciclo di smaltimento dei rifiuti di tutti i 78 Comuni Sanniti, con un fatturato di qualche decina di milioni di euro, sicuramente è una di quelle problematiche. Tuttavia, siccome siamo buoni e generosi, ed anche molto pazienti, Le forniamo ancora qualche utile spiegazione. Le tariffe che SAMTE adotta per l’espletamento del servizio sono tra le più basse dell’Italia Meridionale e sicuramente della Regione Campania. Tanto è vero, che quando qualche Comune ha provato a rivolgersi altrove ha subito rinunciato dopo una breve indagine di mercato. Il mio buon operato, le mie scelte Amministrative, sono state considerate tali dal Consiglio di Stato. La famosa Sentenza di quest’ultimo del 30 giungo 2017 si è occupata appunto di ciò e sarà mia premura farLe avere le considerazioni che i Supremi Giudici hanno avuto per l’operato della Provincia nelle motivazioni che hanno accompagnato il giudizio. Mi perdoni se non Le spiego anche che cosa sia il Consiglio di Stato: perché sarebbe troppo lungo. D’altra parte, può chiedere lumi ai validi giuristi suoi sodali in Amministrazione. Per quanto riguarda il riferimento che fa ad alcuni Sindaci, Le sia chiaro che essi non criticano il mio operato sul quale sempre il Consiglio di Stato ha pronunciato parole definitive; ma piuttosto, essendo Mastella il Sindaco di un Comune dissestato, il suo atteggiamento è da inquadrarsi in una normale e comprensibile resistenza che si adotta, avendo qualche difficoltà di adempimento delle obbligazioni. Perciò, tenga per sé, gentile Assessore, i giudizi sul mio operato come Presidente della Provincia; si documenti e scoprirà che in un momento davvero difficilissimo per le Province italiane, quella di Benevento è una delle poche ad aver continuato a svolgere bene le sue funzioni senza essere interessata da situazioni di dissesto o pre-dissesto. Non mi illudo che Lei comprenda l’enorme impegno, la competenza e l’assunzione di grandi responsabilità che ciò ha comportato e comporta quotidianamente, né per la verità mi interessa più di tanto. Ed infine, Le dico che per quanto mi dispiaccia deluderla, non posso accogliere il Suo invito rassicurante sul futuro del Paese, perché è proprio il vedervi all’opera quotidianamente nella mia San Giorgio che non mi fa stare tranquillo”.