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Benevento – Gaetano Letizia boccia la Juventus, o almeno la rimanda a tempi migliori. Dopo il punto conquistato proprio contro i bianconeri al “Ciro Vigorito“, il terzino del Benevento è intervenuto a Sportitalia

Non mi è sembrata la Juve di 3-4 anni fa, quando giocavi contro la Juve era impossibile vincere o almeno portare un pareggio a casa. Sabato concedeva molto, una squadra come la Juve con giocatori così forti non può concedere a una squadra così piccola. L’Inter e il Napoli erano altre squadre, le vedevo molto più preparate e molto più forti. Dico la verità, secondo me ci hanno sottovalutati a lasciare Ronaldo a casa, se ci fosse stato lui non so come sarebbe andata“, è il pensiero del calciatore della Strega.

Letizia, poi, ha parlato del futuro di Filippo Inzaghi, mettendo da parte il passato a tinte rossonere del tecnico piacentino: “Può diventare uno da grande squadra, lo vedo bene all’Inter. Non lascia nulla al caso, è un professionista come lo è stato da giocatore. È maniacale su tutto”.

Inevitabile affrontare il tema Maradona con un partenopeo: “Forse è stato un segno dall’alto aver segnato alla Juve. Nello stesso turno sono andati in rete anche altri calciatori napoletani come Lorenzo Insigne e Gennaro Tutino. Quando la notizia della morte di Maradona è arrivata nello spogliatoio ci ha lasciato sgomenti, siamo rimasti tutti in silenzio. Ho amato Maradona attraverso i ricordi di mio padre e di mio zio. Sono nato nel ’90 l’anno del secondo scudetto”.

E la maglia azzurra l’avrebbe potuta vestire, prima dell’interessamento della compagine di Vigorito. “Sono stato vicino al Napoli ma è avvenuto prima di firmare per il Benevento. Non so perché poi non se ne fece più niente”, ha svelato in conclusione Letizia.