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Si è tenuto ieri presso la Sala Consiliare dell’ Rocca dei Rettori l’Incontro – dibattito promosso dal Meetup Grilli Sanniti dal titolo “ Agricoltura, ambiente e sicurezza alimentare”.
Sono intervenuti l’ europarlamentare Piernicola Pedicini (Commissione “Ambiente, sanità e sicurezza alimentare”), il portavoce alla Camera dei Deputati Massimiliano Bernini (Commissione “Agricoltura”) e il Consigliere Regionale Michele Cammarano(Commissioni “Agricoltura” e “Attività produttive”).
Il convegno è stato introdotto e moderato dall’attivista Agronomo Gerardo Mercurio che ha evidenziato il nesso tra la crisi dell’agricoltura italiana e l’attuale sistema neoliberistico nei rapporti commerciali ed accordi bilaterali tra l’Italia e Paesi non U.E.. Le importazioni nel nostro Paese di milioni di tonnellate di prodotti agroalimentari sta mettendo in ginocchio la nostra agricoltura ed in particolare quella di qualità.
Michele Cammarano, riprendendo alcuni concetti iniziali, ha ribadito il problema delle etichettature ancora oggi poco chiare per il consumatore soprattutto per quanto riguarda i paesi di provenienza dell’ alimento. Nel suo discorso ha,poi, posto l’attenzione su una proposta di legge regionale finalizzata a regolamentare il settore delle sagre con l’ urgenza di incentivare solo sagre con prodotti tradizionali ma anche che utilizzino prodotti di filiera corta.
L’intervento di Bernini ha messo in luce il sistema dei controlli e degli organismi nazionali preposti al controllo fitosanitario delle merci alimentari che importiamo. I recenti casi delle uova e suoi derivati contaminati dall’insetticida Fipronil ci confermano ancora una volta che c’è un uso troppo intensivo e sproporzionato dei fitofarmaci e delle sostanze chimiche vietate in agricoltura.
L’intervento finale di Piernicola Pedicini ha evidenziato il potere politico ed economico che hanno le multinazionali del settore agroalimentare che danno priorità alla libera commercializzazione dei beni e dei propri interessi economici a discapito della salute dei cittadini e dei redditi degli imprenditori agricoli nonché della qualità dei prodotti nostrani.
In contrapposizione a tele potere il cittadino deve acquisire la consapevolezza che fare la spesa è come andare a votare: è un atto Politico.
Affrontando questo gesto quotidiano, all’apparenza banale, in maniera critica e ponendosi domande su chi rifornisce i nostri negozi, sulle loro priorità, sul loro approccio nei confronti dell’ambiente, sui loro rapporti con i paesi poveri, sulla trasparenza delle informazioni che diffondono si potrebbe avere un impatto notevole non solo economico ma anche di natura sociale, politica e ambientale.