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Benevento -Poche luci e molte ombre. In sintesi, questo è il giudizio di Cgil, Cisl e Uil sulla manovra finanziaria progettata dal governo gialloverde. Il direttivo della triplice si è confrontato questa mattina al museo del Sannio di Benevento. Giudizio, dicevamo, non certo positivo. Ma comunque provvisorio, considerato che la manovra – vista l’interlocuzione in corso con la Commissione Europea – potrebbe subire delle modifiche.

Tra gli aspetti oggetto della censura dei sindacati, in particolare, la mancanza di investimenti e di politiche capaci di guardare al futuro del Paese. Censurata, inoltre, l’assenza di ogni tipo di  riferimento all’esigenza di innovare la pubblica amministrazione e del rinnovo dei contratti in essere.

“Positiva”, invece, parlando di previdenza, l’introduzione della “Quota 100”. “Ma occorre maggiore attenzione ai giovani, alle donne, ai lavoratori precoci e ai lavori usuranti”.

Sul versante fiscale, per i sindacati “i provvedimenti annunciati sono iniqui e sbagliati in quanto si sceglie di introdurre un nuovo condono premiando gli evasori e non si riduce il cuneo fiscale per i lavoratori e per i pensionati, né si prevede una maggiore progressività delle imposte, una concreta volontà di contrastare l’evasione o ancora interventi sulle rendite patrimoniali”.

Particolarmente severo il giudizio di Rosita Galdiero, segretario della Cgil. “Per ora siamo fermi agli spot. Ma non c’è traccia di politiche occupazionali e settori strategici come cultura e formazione non trovano cittadinanza nel progetto del Governo.”

Sulla stessa lunghezzza d’onda Luigi Simeone che ha parlato di “Mezzogiorno scomparso” e di una manovra volta più a tutelare gli equilibri interni alla maggioranza di governo che alle attese dei cittadini”.

Per Luigi Simeone, la preoccupazione più forte è un Mezzogiorno scomparso dall’agenda politica:” Una manovra che pensa solo agli equilibri interni che non alla pancia del paese”

“La bocciatura della manovra da parte dell’Europa – ha invece sottolineato Melchionna – è la conferma che siamo dinanzi a un libro di sogni difficilmente realizzabile”.