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Benevento – L’8 giugno 2017, nel giorno in cui il Benevento spiccò il volo verso la serie A, lacrime di gioia rigarono il suo viso. Antonio Maschio non trattenne l’emozione e scoppiò in un pianto di cui ancora oggi fa menzione con orgoglio. Quel giorno era in tribuna al Ciro Vigorito per godersi un momento storico, ieri vi ha fatto ritorno non da spettatore ma da allenatore dell’Ercolanese, sparring partner del Benevento nell’amichevole vinta 6-1 dai giallorossi. Nonostante il risultato la sua squadra ha mostrato personalità soprattutto in fase difensiva: “Abbiamo ancora molto da fare, l’emozione era fortissima e i ragazzi vanno soltanto incoraggiati. Di fronte avevamo il Benevento, una squadra che punterà alla serie A e a cui manca davvero poco per completare un organico di per sé già molto temibile per chiunque”, ha spiegato ad Anteprima 24 nel ‘day after’ dispensando elogi al team di Bucchi. 

Il campionato di B vive di equilibri sottilissimi ancora prima di cominciare. I calendari slittano, ma rischia il rinvio anche la prima giornata: “Una situazione paradossale, a cui ai piani alti francamente qualche anno fa non si era per nulla abituati – prosegue l’ex centrocampista – Grandi piazze falliscono, e alcune di loro rischiamo di ritrovarcele noi dell’Ercolanese in serie D. Comunque sia, una volta iniziato il campionato di B, il Benevento sarà una delle squadre da battere. Su questo non nutro alcun dubbio”.

L’amichevole del Vigorito, nonostante i ritmi bassi, ha lasciato trapelare qualche indicazione di una certa rilevanza: “Abbiamo tenuto finché abbiamo potuto, ma poi i valori sono venuti inevitabilmente fuori. Il Benevento ha giocatori da serie A e nelle ultime ore ha piazzato un colpo che per me potrebbe rivelarsi decisivo prelevando Ricci in prestito dal Sassuolo. E’ un esterno eccezionale, farà la differenza perché ha colpi fuori dal comune e ieri ne ha dato ampia dimostrazione. Con Bucchi farà benissimo”. 

Ai giallorossi secondo Maschio manca davvero poco per essere al completo: “Serve solo una punta che si alterni a Coda nel 4-3-3 di Bucchi, ma se è vero che l’affare Asencio è in dirittura di arrivo allora i giallorossi possono dormire sonni tranquilli. L’allenatore è un intenditore di calcio, uno che ama far giocare a calcio le proprie squadre, e con una tifoseria di questo genere nulla è precluso. Le rivali? Crotone e Verona su tutte, perché le neoretrocesse hanno solitamente sempre qualcosa in più, ma occhio anche al Palermo che ha grande tradizione e punta a un veloce ritorno in A dopo la delusione dello scorso anno”. 

Nei tre anni nel Sannio da calciatore – dal 2004 al 2007 – il tecnico di Somma Vesuviana ha assaporato le difficoltà di un club lontano dall’essere ciò che è attualmente: “Al Benevento e alla sua gente devo tanto. Giocare qui non è un’esperienza come le altre, ma qualcosa in più. Ho avuto la fortuna di far parte del primo Benevento della famiglia Vigorito. Ebbi subito la sensazione che per questa società stesse iniziando una nuova era, e i risultati hanno dato ragione al presidente. Lo scorso anno nonostante il campionato chiuso con la retrocessione non si faceva altro che parlare della tifoseria sannita, un esempio di grandissima civiltà. Il connubio dirigenza-tifosi a Benevento è perfetto, ci sono tutti i presupposti stupire ancora”.

E a proposito di dirigenza, anche quella dell’Ercolanese sembra voler fare le cose per bene con la nuova “alleanza” proprio con Vigorito: “L’entusiasmo del presidente Vanni Russo è paragonabile proprio a quello di Vigorito. Quest’anno puntiamo a fare un campionato dignitoso orientato alla crescita dei nostri tanti giovani, in futuro chissà. Dalla collaborazione con il Benevento potrebbe venir fuori anche qualche novità di mercato. La nostra rosa va ancora migliorata, stiamo valutando cosa si può fare, ma parliamo chiaramente di giovani in cerca di esperienza”. 

Per Maschio la carriera di allenatore è appena cominciata: “Spero di togliermi diverse soddisfazioni. Ho iniziato con la Frattese lo scorso anno in serie D prendendo in mano le redini della squadra a gennaio e raggiungendo la salvezza, quello di quest’anno sarà un bel banco di prova anche per me. L’attuale società dell’Ercolanese è la stessa che puntò su di me lo scorso anno a Frattamaggiore, ora sta a me ripagare l’entusiasmo di questo nuovo progetto e la fiducia nei miei confronti con i risultati. Mi sento pronto”.