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E rotazione fu. Come annunciato da Clemente Mastella in conferenza stampa lo scorso 28 giugno, l’eredità di Erminia Mazzoni sarà divisa in parti uguali fra i componenti della giunta. Tre mesi da vice ciascuno, fatta eccezione – sembra – per coloro che all’interno dell’esecutivo rappresentano partiti politici, ovvero gli esponenti Udc e Forza Italia.

A inaugurare il turnover, come noto, sarà Mario Pasquariello. Spazio all’esperienza, innanzitutto. Si dirà: prima o poi tocca a tutti (o quasi), poco cambia chi dà il via alle danze.

Eppure la sensazione è che il sindaco non si sia affidato al lancio della monetina nello stendere il cronoprogramma delle rotazioni. La prima scadenza da cerchiare in rosso allora è il 12 settembre.

Quel giorno si conoscerà a Napoli– salvo ulteriori rinvii – l’esito del processo di primo grado che vede Mastella imputato per induzione indebita. In caso di condanna, per il sindaco scatterebbe la tagliola della legge Severino. E con Mastella sospeso – per quanto tempo è impossibile stabilirlo oggi – la posizione di Mario Pasquariello muterebbe e non di poco: sempre pro tempore ma sindaco e non più vice.

Certo, parliamo di una eventualità, ma di una eventualità che Mastella non può non aver considerato nell’assumere la decisione.

Così come non casuale potrebbe essere l’indicazione ufficiosa di Luigi Ambrosone come quarto vicesindaco. Fedelissimo di Clemente Mastella, per l’attuale assessore al Commercio e alle Attività Produttive la promozione scatterebbe intorno al 23 aprile. Ecco, quel giorno potrebbe anche coincidere con l’inizio della campagna elettorale per le politiche del 2018.

La scadenza naturale della diciassettesima legislatura, per la verità, è il 15 marzo. Ma l’articolo 61 della Costituzione prevede che “Le elezioni delle nuove Camere hanno luogo entro settanta giorni dalla fine delle precedenti”. Insomma, la data ultima per il voto delle politiche è il 24 maggio 2018. I conti sembrano tornare.

Per farla breve: concreta è la possibilità che sia un monocolore ex Udeur a guidare palazzo Mosti nel mese cruciale per il rinnovo delle Camere. Altra eventualità, certo. Ma magari tra qualche mese ci ritroveremo a parlare di fortunata coincidenza.