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Benevento – Matteo Salvini, il Milan e il Benevento. E’ una storia lunga, quasi vecchia, ma sempre attuale. Il leader della Lega – al centro dell’attenzione nelle ultime settimane sul tema relativo alle difficoltose consultazioni per la formazione del nuovo governo – non deve avere un ottimo rapporto con la Strega. Un girone fa, nel preparare il terreno in vista della recente campagna elettorale, fece un giro di perlustrazione a Castel Volturno. Era la vigilia di Milan-Benevento e ricorderete come Anteprima 24, tra una domanda e l’altra sui temi politici, inserì anche l’interrogativo sul confronto del Vigorito (qui il video). In quel caso Salvini glissò augurandosi di non vedere proprio il suo Milan consegnare nelle mani del Benevento il primo storico punto in serie A. Il gol di Brignoli fece il resto, e quella nostra intervista finì su Striscia la Notizia nell’angolo dedicato alle “gufate” nella rubrica curata da Cristiano Militello.

Passa un girone, il Benevento è a un passo dalla B, ma il risultato non cambia. Anzi, peggiora. Salvini  – all’epoca assente al Vigorito – decide di trascorrere, con tanto di maglia del Milan addosso, una serata in compagnia della sua secondogenita Mirta al Meazza, dove ultimamente era mancato a causa dei comprensibili impegni istituzionali. Il risultato è nuovamente storico, ma ancora una volta gli toglie il sorriso. Dopo il primo punto in serie A, il Benevento conquista alle spese del suo Milan anche la prima vittoria in trasferta della sua storia nel massimo campionato. Un rapporto dolce-amaro, quello tra il leader del Carroccio e la provincia sannita, considerando che dopo la tornata elettorale del 4 marzo proprio Benevento fu citata pubblicamente in conferenza stampa tra le province del sud in cui la Lega aveva migliorato di gran lunga il consenso popolare. Ma questo è calcio, e nel calcio finora sono arrivati solo dolori.