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Cautano (Bn) – La settimana scorsa il centro Damasco presente nel territorio di Cautano è stato svuotato su disposizione della Prefettura di Benevento e i 24 richiedenti asilo sono stati trasferiti in una struttura di Boscotrecase. Mentre continuano le proteste e le barricate contro i rifugiati, nel paese sannita i cittadini mettono in moto una grande catena di solidarietà per accogliere i migranti trasferiti dal Centro.

Che coraggio dire “benvenuti” mentre gli Stati vicini alzano i muri, dire “è casa vostra”, mentre i politici gridano “a casa loro”. Che coraggio decidere di ospitare un rifugiato in casa propria. Di aprire il salotto, la cucina, una camera da letto e la cena al “richiedente asilo”. Eppure anche in Italia c’è chi questo coraggio ce l’ha. Tanti gli aiuti messi insieme e tante le persone che si stanno mobilitando in queste ore per offrire una degna dimora a chi una casa non ce l’ha. Questa è integrazione. Persone fuggite dalla guerra e dalla fame, che hanno diritto a una dignità e a un futuro. Queste persone generose stanno mettendo a disposizione abitazioni, con un certificato di ospitalità gratuito e qualcuno anche con un contratto di lavoro. Otto ragazzi già sono tornati in paese, preferendo di lasciare il circuito dell’accoglienza pur di restare a Cautano.  Anche lo staff del Centro, il Parroco e tutta l’Amministrazione si sono messi in moto e ognuno sta facendo la sua parte privatamente senza intaccare le casse del Comune.