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Benevento – I circa 120 dipendenti dei Centri di Accoglienza dei migranti della rete “Maleventum”, da 5 mesi senza stipendio, sono pronti ad azioni di protesta per far valere i loro diritti. La società che li aveva alle proprie dipendenze, travolta dall’inchiesta della magistratura su presunte truffe ed altri reati ai danni dello Stato in materia di accoglienza migranti, è ancora nell’occhio del ciclone e non si intravedono spiragli ad una situazione che rende difficile la vita a tante famiglie. 

Per cercare di fare chiarezza su quanto sta avvenendo e sullo stesso futuro di tanti lavoratori, presso la sede della sigla sindacale USB in via Giustiniani del capoluogo sannita, si è svolto un incontro con il deputato del M5Stelle Pasquale Maglione.  Lavoratori e sindacalisti presente anche Giovanni Venditti, hanno esposto quanto accaduto alla “Maleventum”, una vicenda che con caratteristiche sue proprie e particolari si inserisce nel contesto delle polemiche di questi mesi sull’accoglienza ai migranti, proprio per il fatto che, a seguito di indagini partite anche da lontano,  la Magistratura ha bloccato le attività di questa rete che provvedeva ad ospitare in alcuni centri i migranti che giungevano nel nostro Paese.

Da maggio scorso i dipendenti non ricevono nessuna retribuzione e il 12 settembre scorso è arrivata la lettera di licenziamento. Due sono le richieste che i lavoratori hanno avanzato al deputato: garanzie per il recupero delle somme di denaro non percepite dallo scorso mese di maggio, misure idonee per il riavvio nel circuito lavorativo dei 120 dipendenti.  Il deputato ha risposto alle sollecitazioni affermando che il Governo sta elaborando un Decreto proprio in materia migrazioni: occorrerà verificare in quella sede, ha spiegato Maglione, i margini di manovra per portare avanti le rivendicazioni dei lavoratori della “Maleventum”, anche se al momento non è dato conoscere il testo del provvedimento governativo. E’ stata richiesta anche la mediazione del Prefetto per lo sblocco della vertenza che comunque si annuncia lunga e difficile. Maglione ha anche precisato che lui punta fortemente ai centri Sprar ritenendoli importanti e fondamentali a differenza dei Cas. Domattina  intanto in Prefettura ci sarà un nuovo sit nel quale si attendono delle risposte.