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Bologna – “Il Benevento può fare ciò che vuole, noi non cambieremo modo di giocare”. Sinisa Mihajlovic presenta così la sfida di domani sera tra il suo Bologna e il Benevento e mostra qualche perplessità sulla classifica: “Vedendo le prestazioni delle due squadre non sono così convinto che abbiano lo stesso valore”, risponde a chi gli chiede un giudizio sui punti conquistati. Poi un annuncio: “Giocherà Skov Olsen dal primo minuto, non Orsolini”

Rapporto con Inzaghi – “E’ un amico vero, in campo lo minacciavo ma siamo rimasti molto legati. Quando ci fu l’esonero lo contattai ancora prima che il Bologna mi chiamasse perché era uscita la notizia sul giornale ma non era vero. E’ un amico sincero, venne alla mia partita d’addio dopo aver giocato con il Liverpool. E comunque sta facendo molto bene, si è subito ripreso. Avrò il piacere di vederlo domani”. 

Barrow – “Per affermarsi dovrà fare almeno sei o sette doppiette come quella di parma, siamo contenti che si sia sbloccato e speriamo continui così. Domani mi aspetto una partita convincente, dobbiamo ripetere la prestazione del Tardini ed essere attenti ai dettagli. Le prestazioni ci sono sempre, ormai non è più una questione tecnica ma una questione mentale. Speriamo di mettere in fila altri risultati positivi”. 

Sansone – “E’ tornato a disposizione, sta bene ed è un giocatore molto importante per noi”. 

Sul Benevento – “Può fare quello che vuole, giocare come vuole, noi non cambieremo la nostra identità e mentalità. Lavoriamo sempre su di noi a prescindere dall’avversario”. 

Incontro con Papa Francesco – “Sono andato da lui con mia madre e mia suocera e mi ha detto che avrebbero dovuto farmi santo subito perché mi ero portato dietro mia suocera. Ha detto tante cose che fanno riflettere, è un uomo che trasmette tranquillità e fiducia, oltre ad essere un grande tifoso di calcio. Mi ha raccontato di un portiere degli anni ’20 che era un suo idolo e mi ha detto di salutare la squadra. Conosce Palacio”. 

Poli – “E’ pronto, se non gioca dall’inizio vuol dire che è una scelta tecnica. A centrocampo abbiamo molte alternative, Schouten è fondamentale perché è una lavatrice, pulisce ogni pallone sporco. Svanberg è squalificato ma sta crescendo, poi ci sono Poli e Dominguez. Al momento non possiamo fare a meno di Schouten, quando prenderà il giallo e dovrà scontare la squalifica sarà sostituito da Poli anche se ha caratteristiche diverse. Posso mettere in campo solo 11 giocatori”

Sansone e Soriano – “Sono arrivati quando l’allenatore era Inzaghi e se fossi stato Pippo li avrei preso anche io. La squadra ha fatto passi avanti, l’obiettivo era quello di creare un gruppo e ci siamo riusciti. Poi abbiamo cercato di dare un’identità di gioco spostando il baricentro in avanti e dando maggiore serenità a tutti. Anche in questo siamo stati bravi, ora invece c’è tanto da lavorare sulla mentalità. La differenza rispetto a quando sono arrivato è che a suo tempo sapevo che la squadra sarebbe andata in campo per battagliare, ma non sapevo come avrebbe giocato, ora è il contrario.”
 

Andata – “All’epoca giocammo una partita che rigiocata altre 10 volte non riusciremmo mai a perdere di nuovo. Spero che domani vada diversamente, dobbiamo sfruttare le occasioni e per come stiamo giocando sono sicuro che ne avremo. Senza pubblico manca quel qualcosa che ti tiene concentrato fino alla fine, e va ritrovato dentro ogni singolo”.

Tifosi – “Non sapevo stessero organizzando una fiaccolata per domani, li ringrazio. Ci sono sempre stati vicini, ci mancano e sono curioso di vedere come sarà tornare allo stadio con loro. Penso che qui in Emilia Romagna, grazie a Bonaccini, avremo tifosi allo stadio. Potremo essere la prima società che li riavrà”. 

Dijks“E’ stato sei mesi fuori per un’operazione al dito, non lo fermerà un taglio che si è subito riassorbito”.