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Vado al massimo. Anzi. Di più. Non c’entra né Vasco, né il teatro. Piuttosto, si tratta della sintesi del processo di esternalizzazione del servizio di gestione, accertamento e riscossione dei tributi comunali. Un iter amministrativo, lungo e complesso, che ha determinato dubbi, perplessità e incertezze, che ancora permangono e impongono chiarezza e trasparenza“.

Comincia così la nota di MezzogiornoNazionale, l’associazione presieduta da Pasquale Viespoli.

Come è noto, – prosegue la nota – la procedura è stata avviata nel 2016 ed è proseguita dopo il dissesto, le cui conseguenze meritavano e meritano un approfondimento, sia sulla scelta di fondo, sia sull’attualità delle previsioni contrattuali e sulla compatibilità tra diritti e interessi, e sia, infine, tra l’organismo straordinario di liquidazione e l’amministrazione in carica e le rispettive competenze”.

“Aggiudicazione o ri-aggiudicazione che sia, necessita un accertamento rigoroso sui cosiddetti “mezzi di prova” per eseguire l’appalto in elevato standard di qualità”.

“In un contesto così incerto e confuso, affiora un elemento di certezza – aggiunge Mn – e cioè che l’aggio diventi un ulteriore elemento di costo, tanto da determinare un livello di tassazione della Tari, oltre il massimo, più del massimo.

Con una battuta, un po’ amara, – la conclusione – potremmo dire: alla concessionaria l’aggio, ai cittadini il dis-aggio”.