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Benevento – Le donne sannite si fanno valere. Il 37% dell’imprenditoria locale è al femminile: un dato lusinghiero, a suo modo, perché certifica che in tutta la Campania, la provincia di Benevento viene subito dopo quella di Avellino in questa speciale classifica. Il dato è emerso stamani nel corso di un incontro svoltasi alla Sala Demm di via delle Puglie appositamente dedicato al tema della presenza femminile nel contesto del managment dell’industria da parte dell’associazione Etabetagamma del presidente Gerardo Pastore e Università del Sannio.

In un momento in cui a tutti i livelli le donne intensificano la lotta per la parità dei diritti, come testimonia ad esempio sfilata al femminile al Festival del Cinema di Cannes da parte di registe, autrici, attrici, fa indubbiamente bene sapere che, in un quadro socio-economico, per altri versi sconfortante, le donne del Sannio diano un loro forte contributo al mondo della produzione e a loro vengano d’altra parte riconosciuti le qualità e le potenzialità che meritano. Secondo Rossella Del Prete nel 2006 le imprenditrici sannite erano 9.000, dato che però la docente della stessa Università del Sannio, oggi anche assessore comunale, giudica con molta prudenza. Anzi La Del Prete lo ritiene poco attendibile perché le donne sarebbero nomi di copertura, in ogni caso è ben noto che molte donne imprenditrici nel Sannio non sono affatto un parto della fantasia, come dimostrano peraltro i Premi a loro riconosciute.

Va detto però che i settori nei quali primeggiano le presenze al femminile alla conduzioni di Aziende sono quelle dei servizi e del comparto agricolo. Un convegno a Demm per affrontare un tema importante e cioè la genesi,  dagli anni 50 ad oggi, dei mutamenti riguardanti la presenza della donna nel mercato del lavoro. Una crescita costante che però ancora presenta gap di carattere sociale ed economici difficili da colmare anche se in termini percentuali, da almeno una ventina d’anni,  imprenditoria fa rima con donna.

I numeri ci restituiscono una escalation costante che induce a ritenere il mondo dell’impresa a prevalenza femminile. Capacità della donna di reggere impegni su più fronti autorizzano a ritenere che il trend continuerà a salire. Un importante momento di confronto  destinato alle imprenditrici e aspiranti tali presso l’Aula 3 di via delle Puglie. L’universo dell’impresa al femminile è una risorsa straordinaria che ha larghi margini di sviluppo e che offre anche una risposta concreta alle richieste di molte giovani donne, creative e intraprendenti, alla ricerca di occupazione. La provincia di Benevento occupa la seconda piazza in campania sul dato dell’imprenditoria femminile, dietro ad Avellino. I due settori più sviluppati sono il terziario e quello agricolo.

Segnali positivi arrivano da settori tradizionalmente difficili come il mondo dei giovani e il Mezzogiorno. Dal confronto, moderato da Massimiliano Fini, è emersa la consapevolezza che le cose stanno cambiando: sempre più donne, anche se in numeri ancora notevolmente contratti, riescono ad emergere nel mondo del lavoro. Tutti concordi nell’affermare che è in netto aumento la presenza femminile nell’imprenditoria ma che ancora devono essere superati alcuni stereotipi che rappresentano, al contempo, dei limiti.

L’obiettivo è quello di contribuire allo sviluppo economico dei territori di riferimento mediante la creazione di una rete che favorisca la cooperazione per nuove opportunità imprenditoriali, la condivisione di competenze, know-how ed esperienze professionali, gli scambi interculturali e l’incremento dell’empowerment delle donne. Le donne italiane, soprattutto le meridionali, dovrebbero acquisire maggiore consapevolezza del loro ruolo nel mondo delle istituzioni, delle professioni e degli affari e riconoscere, una volta per tutte, l’importanza delle “reti” e del lavoro di squadra.

Il docente Biagio Simonetti ha rimarcato come solo dopo il  2013  il dato sull’imprenditoria femminile sannita  ha avuto una leggera flessione: “Il primato va al Molise, poi ci sono la Basilicata, l’Abruzzo e l’Umbria” 

Rossella Del Prete ha rimarcato: “Non basta solo la formazione e l’acquisizione di competenze, però, per affermarsi nel mondo del lavoro declinato al femminile; bisogna acquisire nuova consapevolezza cercando di fare massa critica di fronte alle opportunità che ci sono offerte”.