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San Giorgio del Sannio – Innovazione e tradizione si incontrano e si coniugano nell’unico intento di educare: l’IC “R. Levi Montalcini”,  di S. Giorgio del Sannio  apre le porte alle famiglie e ai nuovi studenti per presentare la nuova offerta formativa per un nuovo anno scolastico.  L’appuntamento è per sabato 27 gennaio  a partire dalle ore 9:00.

 L’Istituto vive una condizione unica nel suo genere: è radicato nella tradizione ma nello stesso tempo decide di aprirsi alle sfide contemporanee, sfide che vedono  i giovani al centro. Durante la mattinata  sarà possibile scoprire gli spazi rinnovati della scuola, gli spazi dedicati alla lettura, alla musica, allo sport, alle scienze, alle lingue, all’informatica e partecipare a laboratori –didattici- innovativi- oltre che conoscere le priorità dell’istituto, che trova le sue radici in un metodo educativo che ha l’obiettivo di formare gli adulti di domani e permettere loro di inserirsi attivamente in una società complessa, interdipendente e globalizzata.

Non solo istruzione e formazione, ma anche e soprattutto cultura ed educazione al confronto a tutte le età: variabili che abilitano gli alunni di oggi a inserirsi da protagonisti attivi e creativi, nella società che cambia. 

Come da tradizione, a presenziare l’accoglienza delle famiglie, sarà la Dirigente Scolastico dell’istituto  Prof.ssa Anna Polito, un “capitano” che dirige la sua nave verso una precisa rotta, garantire il successo formativo a tutti gli alunni., con un equipaggio che rema in sinergia. Tanti i progetti innovativi e le attività didattiche da presentare per un’offerta formativa sensibile ai cambiamenti ma al tempo stessa vicina alle esigenze delle famiglie e dei piccoli alunni.

Nell’arco della mattina gli studenti dell’ istituto realizzeranno  workshop didattici in varie  discipline per presentare percorsi educativi aggiornati e motivanti (laboratori di latino, di cittadinanza  attiva, laboratorio di inglese con metodologia CLIL, laboratorio di arte, sportivo e tanti altri).

“La nostra – dichiara la dirigente –  è una scuola in cui vive una sorta di  doppia anima: da un lato, la  scuola trasmette ciò che già si sa: è il luogo della memoria, il laboratorio dove si conserva e si interpreta  il patrimonio  dato: Dall’altro, prefigura ciò che non si sa  ancora: è il luogo dell’innovazione, il laboratorio in cui si legge il presente e si prepara il futuro. Alla scuola e al rigore degli studi in essa coltivati va attribuito il compito di consolidare la formazione dei giovani, affinando al tempo stesso la loro capacità di leggere e interpretare il mondo in cui vivono.  Il legame tra l’antico e il nuovo ha valore se l’antico è  modello per il nuovo”.