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Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa a firma di Giovanni Carpinone, Capogruppo di opposizione del Consiglio comunale di Pago Veiano.

“Con un Sindaco imputato per tangenti, appalti truccati e corruzione (non reati di privati contro un patrimonio comune, ma reati di un pubblico ufficiale contro la pubblica amministrazione), ci permetterete di fare queste riflessioni, più che fondate.  
Il dottore Torlontano è stato un faro di rettitudine, moralità e legalità, non lo mettiamo in dubbio. Vi sfugge però che il Prefetto ha semplicemente adempiuto ad obblighi di legge, nessuna attività discrezionale nel reintegro del sindaco. 
In ogni caso qui non contestiamo principi di diritto o decisioni delle autorità. Qui si parla di opportunità politica connessa ad un ruolo centrale in una situazione già disastrosa per il paese. E questa opportunità non la decide nè il prefetto, nè una sentenza passata in giudicato. Ma il buonsenso!
Come fa un appartenente alle forze dell’ordine a non provare imbarazzo nel sostenere un Primo Cittadino imputato di simili reati. Tra l’altro già sottoposto a misura cautelare.
Ma quali risposte vuole dare, caro consigliere Pezzuto? Dovrebbe solo chiudersi in un dignitoso silenzio se proprio non vuole o non può lasciare la poltroncina.
La consigliera De Ieso, poi, fa finta di non capire, ed anche lei si aggrappa ad un’inutile ed ipocrita retorica con frasi fatte e costruite pur di sfuggire all’imbarazzo di dare risposte. 
E non mi venga a parlare di personalismi la consigliera De Ieso: tutti sappiamo a Pago Veiano i motivi che hanno mosso le sue azioni, dall’essere pronta a firmare le proprie dimissioni a non presentarsi dal notaio. Le lezioncine vada a farle altrove”.