- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Benevento – Venerdì sera Filippo Inzaghi tornerà al Dall’Ara per la prima volta dopo l’esonero. L’anticipo della terza giornata di campionato vedrà contrapposto il Benevento proprio alla sua ex squadra, che ha gli stessi punti in classifica dei giallorossi e insegue come loro la salvezza. Il papà di Superpippo, Giancarlo, ha parlato all’edizione bolognese de La Repubblica di come il figlio sia comunque rimasto legato ai felsinei: “Siamo emiliani, un esonero fa parte del gioco, oggi vediamo allenatori di grandi club che hanno sei o sette esoneri in carriera. E la fortuna di un allenatore la fanno sempre i giocatori. Forse con 250 milioni in panchina arriverei primo o secondo anche io, chissà”. 

Inzaghi ‘senior’ non si è detto sorpreso del miracolo Benevento: “Pippo lo scorso anno ha battuto ogni record europeo grazie a quella promozione con sette giornate di anticipo. Io non avevo dubbi che ce l’avrebbe fatta perché anche a venezia aveva fatto miracoli. Non mi sorprende, a Benevento c’è un giusto mix: un’ottima società, un grande rapporto col presidente e un grandissimo affiatamento con tutti i giocatori”. 

Chi dice che il figlio è un maniaco del lavoro non sbaglia: “A volte lo chiamo alle otto e mezza di sera, che ha appena finito di fare la doccia. Se lo tiri via dal campo è morto, non è come Simone che le sue ore libere se le prende volentieri. Quando c’è una loro partita io e mia moglie non la vediamo mai insieme, siamo in due stanze diverse perché non voglio vedere nessuno in quei casi. Se uno dei due perde, finisco per sentirmi addosso dieci anni in più rispetto ai miei 73”.