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Benevento – Un’altra presa in giro, un altro specchietto per le allodole, un’altra visita che lascia tanti a Benevento l’amaro in bocca. Parliamo dell’arrivo in città del presidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani che ha incontrato il primo cittadino Clemente Mastella e, nella segreteria politica dell’On. Nunzia De Girolamo, amministratori e dirigenti forzisti guidati dal coordinatore provinciale di Forza Italia, Fernando Errico.

Poi il solito tour beffardo per provare a lusingare imprenditori e cittadini, quello già compiuto da Renzi 48 ore prima e da tanti altri politici in cerca di passerelle elettorali. Anche Tajani, infatti, è stato all’Asi, la zona industriale di Benevento duramente colpita dall’alluvione del 2015.

Col solito codazzo, si è recato in visita presso le aziende NestlèMetalplex Leonardo (ex Agusta). Anche lui, proprio come ha fatto Renzi quarantotto ore prima, ha provato con una passerella a far dimenticare l’assenza di molte istituzioni durante le calamità dell’ottobre 2015. Ha provato, proprio come il leader del Pd, ad accarezzare gli imprenditori che lui, come il resto della Politica, considera punto di contatto con centinaia di lavoratori e dunque di votanti.  

In realtà anche Tajani, come chi lo ha preceduto, ha sbagliato meta e metodo. La sua, infatti, passerà alla storia locale come l’ennesima passerella elettorale, l’ennesima presa in giro. E, alluvione a parte, c’è da segnalare anche che lui ha visitato la Nestlè di cui nei mesi scorsi si è fatto un gran parlare per il nuovo stabilimento e le carrellate (false) di assunzioni future che però poi si sono rivelate un vera e propria bufala. 

Nestlè stabilizzerà, forse, sì e no qualche manciata di operai delle coop che lavorano nello stabilimento sannita da decine di anni. Dunque niente centinaia di posti di lavoro da spalmare tra i disoccupati sanniti. Se ne facessero tutti una ragione. Per di più la stessa Nestlè a Perugia ha annunciato da tempo ben 364 esuberi.

E allora forse Tajani è stato portato nel posto sbagliato e ha usato un copione stantio che sembra considerare gli elettori come tante pecore da incanalare verso il recinto. Per di più è venuto a Benevento concentrandosi sulla Nestlè e ignorando che ci sono aziende locali che si sono rialzate da sole dopo essere state duramente colpite dall’alluvione del 2015. Imprese che ancora aspettano aiuti dallo stato e dall’Unione Europea ma che nonostante le grandi difficoltà del momento non hanno annunciato esuberi e anzi continuano ad assumere quotidianamente.

Tajani sbaglia tour, fa lo stesso errore della sinistra e di tanti altri che sono venuti a Benevento solo per le passerelle elettorali. Da’ l’ennesimo schiaffo al Sannio che produce e ai cittadini che attendono risposte.

Tutto ciò è l’ennesimo segno della deriva dei partiti, dell’incapacità della politica di svecchiarsi, di lasciare a casa il tappeto rosso e cominciare a scendere veramente tra la gente, di stringere le mani giuste e di ascoltare i problemi di chi ogni giorno produce una fetta di Pil di questo Paese contribuendo a mantenere in piedi il sistema Italia