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Due vice anche per Francesco Zoino, dal 20 febbraio scorso nuovo segretario cittadino del Partito Democratico. Ad affiancarlo nella guida del circolo Dem del capoluogo saranno Filomena Marcantonio e Pasquale Basile. La decisione è stata ufficializzata in una riunione tenutasi ieri e nel corso della quale è stata anche ribadita la scelta di Enzo La Brocca come presidente dell’assemblea.

Zoino, dunque, ha seguito lo stesso schema già praticato dal segretario provinciale Giovanni Cacciano che come vice aveva individuato Giovanna Petrillo e Pio Canu. E restando alla federazione sannita del Pd, proseguirà l’11 marzo, ad Apice, la discussione congressuale iniziata il 26 a Molinara e interrotta dalla nevicata che quel giorno ha interessato una fetta consistente del territorio provinciale. Per l’occasione, Cacciano presenterà all’assemblea la sua segreteria politica.

Nel frattempo ha fatto rumore, e creato tensioni all’interno dell’alleanza progressista, il passaggio al Pd della deputata sannita Angela Ianaro, eletta tra le fila del Movimento Cinque Stelle. Per i vertici pentastellati pochi dubbi: la decisione di accogliere in casa Dem la Ianaro è considerato un vero e proprio sgarbo.

“Non commento la scelta della collega Ianaro, ma diciamo che ci sono delle minime regole di rispetto tra le forze politiche per far funzionare un’alleanza, specialmente in vista del momento storico e delle sfide che ci aspettano” – le parole consegnate alle agenzie dal ministro per le Politiche Agricole Stefano Patuanelli.

E stata l’Adnkronos, invece, a raccontare un siparietto avvenuto alla Camera tra il grillino Stefano Buffagni e il dirigente Pd Graziano Delrio: “Ma cosa fate, ci “ciulate” i parlamentari? Ma che alleati siete?”, dice Buffagni, commentando con Delrio il passaggio di Ianaro al Pd. “E noi cosa c’entriamo, siete stati voi a metterla alla porta...”, la replica dell’ex ministro. “Ma se per mesi lei ha provato a entrare nella Lega…”, ribatte Buffagni.

La diretta interessata, ha scelto facebook per spiegare, per le vie brevi, quanto accaduto: “Vado via per mille ragioni che non possono essere racchiuse nel recinto di un post. Vado via perché sento di non riconoscere e non riconoscermi nel M5S. Vado via perché, nel tempo, il senso di solitudine e di vuoto sono divenuti incolmabili”.