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Pescara – Si rivela un’altra volta amara Pescara per i colori giallorossi. All’Adriatico il Benevento perde la sua prima partita in campionato e la caduta è di quelle che fanno rumore. I ragazzi di Inzaghi incassano quattro reti dagli abruzzesi di Zauri che rialzano così la testa dopo le critiche incassate. La Strega incappa in una prestazione negativa, in pochi raggiungono la sufficienza e adesso in vetta alla classifica è bagarre. Una settimana impegnativa si apre dunque nel peggiore dei modi e all’orizzonte già si intravedono le sagome di Cremonese ed Empoli.

La partita – Come annunciato in conferenza, Luciano Zauri torna al 4-3-2-1 affidandosi in avanti solo al giovane Borrelli. Pippo Inzaghi risponde con modulo e uomini previsti alla vigilia, complici anche le quattro assenze. La Strega sembra impattare bene alla contesa ma con il passare dei minuti sono i padroni di casa a prendere in mano le redini del gioco. La prima conclusione degna di nota, tuttavia, è di marca giallorossa. Viola si libera al tiro dal limite, concludendo centralmente senza impensierire Fiorillo. La partita si accende all’improvviso con due grandi opportunità, una per parte. Masciangelo, liberato da un errore di Insigne, si invola verso Montipò, arrivato davanti al portiere decide di servire Galano anziché tirare. Sul ribaltamento di fronte Sau inventa per Coda, l’attaccante sfrutta il buco di Scognamiglio mancando la deviazione vincente a tu per tu con Fiorillo. Allo scadere della prima frazione il Pescara costruisce una grande azione. Palla geniale di Machin per Memushaj, l’albanese mette al centro per Borrelli ma l’attaccante manca l’appuntamento col gol del vantaggio.

Inizia la ripresa e i padroni di casa perdono subito Fiorillo per infortunio. La brutta notizia viene subito compensata dalla rete del vantaggio. I centrocampisti del Pescara mandano in tilt la scatola difensiva giallorossa, scambio al limite tra Machin e Memushaj e l’ex batte Montipò con l’aiuto del montante. Il gol galvanizza il Delfino che trova il raddoppio all’8’  con la complicità di Montipò. Traversone di Ciofani deviato da Letizia, il portiere calcola male il tempo d’uscita facendosi anticipare da Machin. Incassato il raddoppio, il Benevento finalmente reagisce. Cross di Viola per la testa di Coda, l’attaccante stacca superando Kastrati e trovando il miracoloso salvataggio sulla linea di Bettella. Inzaghi prova a cambiare inserendo Schiattarella per Improta e ordinando il passaggio al 4-3-1-2. L’occasione per chiudere definitivamente il match capita ancora a Memushaj, punizione dal limite e palla alta di poco. Scampato il pericolo, la Strega torna ad affacciarsi davanti con un traversone di Hetemaj vanificato da Coda. I progetti di risalita dei sanniti vengono vanificati alla mezz’ora con un vero e proprio suicidio. Coda perde palla sulla trequarti, Machin recupera, elude uno sciagurato intervento di Tuia e realizza la sua personale doppietta involandosi indisturbato verso la porta di Montipò. Galano sfiora il poker, mentre i cambi di Inzaghi non sortiscono gli effetti sperati. In pieno recupero il direttore di gara punisce con un rigore il contatto in area tra Memushaj e Caldirola, dal dischetto Maniero non sbaglia. Una batosta ma per fortuna l’occasione del riscatto arriva subito e già mercoledì contro la Cremonese la Strega sarà chiamata a voltare pagina. 

Pescara-Benevento 4-0

Reti: 1’st Memushaj, 8’st Machin, 31’st Machin, 47’st Maniero (rig.)

Pescara (4-3-1-2): Fiorillo (1’st Kastrati); Ciofani, Bettella, Scognamiglio, Masciangelo; Busellato, Palmiero (34’st Bruno), Memushaj; Galano, Machin; Borrelli (25’st Maniero). A disp.: Campagnaro, Del Grosso, Brunori, Drudi, Pavone, Di Grazia, Zappa, Ingelsson, Bobi. All.: Luciano Zauri

Benevento (4-4-2): Montipò; Maggio, Tuia, Caldirola, Letizia; Insigne (31’st Vokic), Hetemaj, Viola, Improta (13’st Schiattarella); Sau (26’st Armenteros), Coda. A disp.: Manfredini, Gori, Del Pinto, Sanogo, Basit, Gyamfi, Di Serio. All.: Filippo Inzaghi

Arbitro: Niccolò Baroni di Firenze

Assistenti: Vittorio Di Gioia di Modena e Daniele Marchi di Bologna

Quarto Uomo: Marco D’Ascanio di Ancona 

Ammoniti: Borrelli, Busellato, Machin per il Pescara, Maggio, Tuia per il Benevento

Note – Recupero: 1’pt, 4’st