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Lo scrivevamo ieri: il via libera al terzo mandato per i sindaci dei comuni che presentano una popolazione inferiore ai 5mila abitanti cambia lo scenario politico in molti centri del Sannio (leggi qui). La riforma appena approvata in Parlamento, però, semplifica anche il quadro per le elezioni provinciali. L’appuntamento con il voto – al quale come ormai d’abitudine prenderanno parte solo sindaci e consiglieri – è in programma per il prossimo autunno. E in attesa di capire come si muoveranno il Pd e le altre forze del centrosinistra, sul fronte mastelliano il nome per la candidatura a presidente è quello di Nino Lombardi, attualmente presidente facente funzioni. E Lombardi, sindaco di Faicchio, è proprio uno dei potenziali beneficiari della norma licenziata da palazzo Madama. Intendiamoci: pochi dubbi sul fatto che sarebbe stato comunque lui il candidato di ‘Noi di Centro‘ alla Rocca. In caso di vittoria – dato praticamente scontato visti i rapporti di forza in campo-  quello di Lombardi si annunciava già come un mandato a metà: avrebbe dovuto infatti lasciare la guida dell’Ente di piazza Castello nel 2024 per l’impossibilità di ricandidarsi a sindaco nella sua Faicchio, avendo terminato i suoi due mandati consecutivi. Una ‘diminutio’ che tra le fila mastelliane poteva solleticare gli appetiti di altri aspiranti al trono (magari pure per un semplice cambio in corsa). Lo stop al limite del terzo mandato cambia però radicalmente la prospettiva perchè ora Lombardi può puntare al 2026. Tutto sta nella volontà dei faicchiani che dovranno confermargli la fascia tricolore. Ma questa è un’altra storia.