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Siamo sindaci e amministratori. Rappresentiamo il territorio. Non saranno altri a decidere per noi”. Parole e musica di Domenico Matera, sindaco di Bucciano e tra i promotori di “Sannio in Movimento” (leggi qui), progetto politico pronto a scendere in campo alle elezioni provinciali del prossimo 10 marzo. E questo a dispetto della ‘scomunica’ (leggi qui) giunta da palazzo Mosti.

Il centrodestra, almeno nella versione ‘ufficiale’ riunitasi ieri nelle stanze di Mastella, non ha alcuna intenzione di riconoscere “altre forze” nella futura maggioranza di governo alla Rocca. Un messaggio chiaro all’indirizzo di quanti si stanno organizzando per sostenere autonomamente il presidente Di Maria (pure presente in via Annunziata).

Un atteggiamento che Matera definisce “arrogante ed escludente” ma che non determinerà alcun passo indietro.

Noi la lista la faremo. Come ci poniamo? In continuità con l’impegno pro Di Maria profuso lo scorso ottobre, quando contribuimmo in maniera determinante alla vittoria del candidato presidente. Un dato su tutti: se i soli presenti al tavolo della riunione che abbiamo tenuto martedì sera avessero votato Damiano e non Di Maria, il 31 ottobre sarebbe andata a finire diversamente e alla Rocca siederebbe il sindaco di Montesarchio”.

Dunque, Sannio in Movimento – che già mercoledì prossimo potrebbe definire la composizione della lista – prosegue nel suo cammino. Cosa accadrà il giorno dopo il voto? “Ribadisco – prosegue Matera -. Noi siamo in campo per rafforzare Di Maria. Se poi il presidente non gradirà il nostro sostegno, rifiutando in Consiglio i voti dei nostri eletti, ce ne staremo all’opposizione. Ma mi suonerebbe strano. Soprattutto in considerazione del fatto che parliamo di amministratori che lo hanno già sostenuto una volta e che lavorano per farlo ancora”.

Resta Di Maria, dunque, l’unico interlocutore ‘riconosciuto’ dai movimentisti. “Noi ci rivolgiamo al Presidente, non ad altri. Gli altri fanno il proprio gioco ed è chiaro che la nostra lista sottrarrebbe consensi alle loro. Ma consentitemi di dire pure che l’unico legittimato a parlare è Mastella. Perché è davvero singolare vedere dei nominati, che non sono consiglieri o amministratori e che fino a ieri l’altro erano alleati con il Pd e sostenitori di Ricci, dire a noi, che invece eravamo all’opposizione, se possiamo o non possiamo stare in questa nuova maggioranza”.