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Benevento – Un gesto semplice dopo l’altro. Christian Puggioni sta conquistando così i tifosi del Benevento che ne stanno apprezzando la sicurezza tra i pali e l’umanità al di fuori del rettangolo verde. Il conto dei gol subiti dal portiere genovese nella sua esperienza nel Sannio non rende giustizia a ciò che fino a questo momento sono state le sue prestazioni, tutte al di sopra della sufficienza. Da dieci e lode, invece, quanto trasmesso nel quotidiano attraverso gesti e situazioni che lo avvicinano sempre di più alle persone comuni. Anche perché in fondo “Puggio” ama definirsi esattamente così: una persona comune. Esattamente come le altre, ben distante dallo stereotipo del calciatore moderno. 

Quando ha lasciato la Sampdoria ha pianto lacrime di commozione molto apprezzate dalla piazza blucerchiata che lo aveva accolto come portiere e come tifoso, considerata la sua fede viscerale e l’attaccamento alla maglia. Il suo video di addio, nel quale salutava Genova per approdare a Benevento, fu tempestato da messaggi di ringraziamento e dediche speciali. L’estremo difensore si è ripetuto domenica, in una circostanza purtroppo di tutt’altro genere, in seguito alla gara che ha segnato il saluto commosso a Davide Astori. Sulla sua pagina Facebook ha pubblicato un lungo messaggio dedicato alla memoria del capitano viola. Parole in grado di toccare le corde giuste, di muovere il cuore e le coscienze di chi ne ha preso lettura.

L’ultimo gesto di ordinaria umanità Puggioni lo ha messo in campo stasera, quando ha postato una foto da studente universitario davanti alla facoltà di Giurisprudenza di Reggio Calabria. “Ultimi sforzi prima del traguardo. Si lavora fino a tardi all’università. Ce la farò a finire questa tesi?”, ha scritto prima di essere invaso dai classici “like” e dai commenti di “buona fortuna” piovuti da ogni parte d’Italia. Il mercato di gennaio ha consegnato al Benevento un campione di umanità, oltre che un portiere di sicuro affidamento intorno a cui costruire quella che sarà la squadra del futuro.