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Benevento – Un viaggio all’interno dei dubbi, dei dolori, delle decisioni che coinvolgono l’uomo nel corso del suo cammino di vita. Questo il senso dell’incontro che si è tenuto ieri presso il Centro La Pace di Benevento, luogo della presentazione del libro di Giuseppe Procaccini, ex Prefetto e oggi stimato autore di un romanzo che lascia spunti di riflessione all’interno di questo percorso dal titolo ‘Vite all’incrocio’.

Sala gremita di istituzioni, cariche civili e religiose che non hanno fatto mancare il proprio apporto e che hanno preso parte, chi con pensieri e parole, chi ascoltando con grande attenzione l’intervento di ogni singolo relatore, e di curiosi, appassionati di storie del genere che si sono fatti trascinare dal racconto e dalla musica del maestro di sax dell’Accademia di Santa Sofia, Armando Dello Iacovo.

Un vero e proprio cammino, questo è stato l’incontro, una passeggiata all’interno delle emozioni, partita con i saluti istituzionali da parte dell’Arcivescovo Metropolita di Benevento, S.E. Mons. Felice Accrocca, passando per il Prefetto di Benevento, il dott. Carlo Torlontano che ha ripercorso gli step della carriera istituzionale di Procaccini, per finire, poi, col sindaco Mastella che si è soffermato molto sull’uomo Giuseppe Procaccini, più che sull’autore, esaltandone scelte e decisioni che lo hanno reso tanto amato e rispettato. Con la promessa, da parte del primo cittadino, di leggere quanto prima il romanzo perché, come candidamente ammesso, non lo ha ancora fatto. Mastella è tra i giurati del Premio Strega, la pila di libri da leggere è grande. Adesso ne ha aggiunto, con grande piacere e ovvia soddisfazione, un altro.

L’intensità dei passi, poi, è aumentata con l’intervento dei relatori. Riflessivo e filosofico quello di Don Mariano Iadanza, pieno di citazioni, di esaltazioni di fatti ed eventi e intermezzi che hanno toccato i vari punti del romanzo. Un legame col testo che si è dipanato nel corso del suo racconto di esaltazione del Procaccini autore.

Passaggio successivo e intensità che è salita maggiormente con l’intervento dell’assessore con delega alla Cultura del Comune di Benevento, la Dott.ssa Antonella Tartaglia Polcini. Un intervento toccante, un’entrata a piè pari all’interno della storia, ripercorsa attraverso alcuni passi. Un racconto anche introspettivo attraverso i dolori, i dubbi, le scelte dei due personaggi principali e dei tanti che animano l’opera. Un viaggio fatto con gli occhi della donna, di chi ha una delicatezza nell’affrontare certi temi e il pudore nel non farsi travolgere. Un elogio all’essenza del romanzo di Giuseppe Procaccini, apprezzato anche nella sua struttura, “un libro pieno, con una copertina luminosa e flessibile, con le pagine che hanno sostanza e alle quali poter fare anche le orecchie come piace a me, che non uso segnalibri”.

E, in chiusura, lui, l’autore. Giuseppe Procaccini. Emozionato nel vedere tanta gente, tanti amici. Non hanno saltato l’appello neanche vecchie conoscenze tra le istituzioni beneventane, come l’ex Prefetto Francesco Antonio Cappetta. Una battuta con l’Arcivescovo e un segno di apprezzamento nei confronti del sindaco Mastella, col quale condivide il “doppiofedismo calcistico” e per il quale si è scusato per le tante bordate antijuventine lanciate nel corso del suo cammino. Autore del romanzo, autore dell’affresco geografico che ha toccato le varie zone del suo Sannio, autore della spiegazione del perché della scelta di questo territorio, di questi protagonisti e di cosa c’è alle spalle di tutto ciò. Storie vissute personalmente, storie che lo hanno toccato e, per certi versi, anche condizionato. Storie che lo hanno arricchito e che gli hanno permesso di poter incidere su pagine bianche un pieno di emozioni e una valanga di riflessioni.