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L’elezione di Rosa Razzano a presidente del Partito Democratico sannita ha sicuramente portato una ventata di novità tra i dem locali, recentemente alle prese con troppe beghe. Certamente alla neo eletta spetterà anche il compito della ricomposizione tra le varie anime entrate in contrasto tra loro. 

In verità, le primissime sensazioni sono che l’indicazione e poi l’elezione con voto palese e all’unanimità degli aventi diritto ha un po’ avuto il dolce sapore della reunion che ora solo i fatti concreti potranno dimostrare. 

“Il ramoscello d’ulivo è un simbolo del partito democratico – ha sottolineato il segretario provinciale dem Giovanni CaccianoQuando ho chiesto a Rosa Razzano la sua disponibilità all’incarico non le ho chiesto per chi avesse votato alle primarie. E’ una neo iscritta al Partito Democratico. Il suo è sicuramente un messaggio di apertura nei confronti di una sinistra ‘oltre il Pd’ che con la segreteria Schlein vogliamo sempre più avvicinare. La Razzano è una giovane donna, ma guardo poco alla carta d’identità, per me vale la biografia di una militante e l’interpretazione del ruolo. bSono convinto che Rosa sarà interprete straordinaria del vasto mondo della sinistra e saprà interpretare il ruolo di garanzia che le è stato assegnato”.

In sala c’è stato anche il caldo abbraccio tra l’ex presidente dei Dem, Antonella Pepe e la neo eletta.  “Indicazione a sorpresa anche per me – ha evidenziato la stessa Pepema quel che conta è che grazie al nuovo corso della Schlein, c’è un ritorno di tanti alla propria casa naturale della sinistra e del centro sinistra. E’ sicuramente un aspetto positivo, perché questo è il nostro ruolo, far tornare il Partito Democratico ad essere attrattivo, aperto, plurale e popolare, attento a quei temi che per troppo tempo sono stati ai margini della politica del Pd. Ora dobbiamo impegnarci a fare opposizione per ricandidarci nei nostri territori e al governo nazionale. Uno dei problemi del partito a livello locale è la questione del metodo, ma in un percorso nuovo in cui c’è voglia e intenzione di tenere insieme sensibilità diverse con la condivisione, ci possano essere le giuste condizioni per un nuovo inizio. Nel caso di Rosa la sua storia parla per lei”.

Anche il consigliere regionale Erasmo Mortaruolo ha sostanzialmente appreso con soddisfazione l’indicazione della Razzano al ruolo presidenziale. “Sono contento dell’indicazione della Razzano, non so quanto sia stata discussa – ha sottolineato Mortaruoloma al di là di ciò, la miglior risposta verrà dal lavoro quotidiano da ognuno di noi per ruolo, per funzioni, per educazione e reciprocità dei rapporti. La ‘pace’ si costruisce tutti i giorni, ma non parliamo di pace e di guerra ma solo di politica. Siamo una comunità che discute, nella quale ognuno, se vuole, può dare il proprio contributo”. 

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