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Benevento – Licenziamento alle porte e stato d’animo sempre più buio per i 42 dipendenti della Samte. Ennesimo presidio, questa mattina, in via Mazzoni per i lavoratori della partecipata della Provincia impegnata nella gestione del ciclo rifiuti.

Lungo l’elenco delle doglianze: vi trovano spazio gli accordi politici mancati e le premesse disattese. 

Fallita la trattativa con il Ministero del Lavoro, fallita quella condotta negli uffici della Regione Campania, appare sfumare anche la possibilità del pagamento della guardiania e movimentazione delle ecoballe venute dal napoletano per il fermo del termovalorizzatore di Acerra: le 12mila tonnellate di rifiuti sono arrivate allo Stir di Casalduni ma non i soldi che la Società napoletana Sapne, omologa di Samte, aveva promesso.

E così questa mattina i lavoratori, ormai quasi senza speranze, si sono radunati presso gli uffici della società provinciale. Sotto accusa la gestione dell’amministratore unico Carmine Agostinelli, ma anche dell’assessore regionale all’Ambiente Fulvio Bonavitocola che non avrebbero tenuto fede agli accordi.

Aggiornamento – I dipendenti sono riusciti a strappare un accordo con l’assessore regionale all’Ambiente, Fulvio Bonavitacola per la mattinata di domani nel capoluogo partenopeo al Centro Direzionale.