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Si è riunito il direttivo della Lega del Medio-Calore, presente il coordinatore provinciale Luigi Bocchino, per un esame della situazione politica all’indomani dello scioglimento del consiglio comunale di San Giorgio del Sannio.

La Lega, al di là delle vicende giudiziarie, giudica negativamente e con forte preoccupazione lo scioglimento del civico consesso che costituisce pur sempre una pesante sconfitta della politica locale con le dimissioni di consiglieri dell’opposizione e della  maggioranza. La venuta del commissario prefettizio è pur sempre un fallimento politico per tutti: in primis per la intera comunità sangiorgiese che si vede privata degli organi istituzionali ed è suo malgrado alla ribalta della cronaca giudiziaria provinciale. La Lega ritiene che San Giorgio del Sannio debba di nuovo rappresentare, così com’e stato per il passato, il baricentro progettuale e programmatico dell’intero territorio del Medio-Calore in sinergia con i comuni limitrofi. Ci sono questioni inevase che vanno da subito affrontate. Il rilancio di una politica per il lavoro e lo sviluppo è questione prioritaria del territorio che ha dato tanto nel settore agricolo, artigianale, commerciale e dei servizi. Non può essere tollerato oltremodo che una  struttura imponente di circa 40.000 metri quadrati, come l’ex tabacchificio per il passato fiore all’occhiello dell’economia sannita, e che ha fatto da traino all’economia della zona, possa continuare a versare in uno stato di degrado pauroso con milioni di euro gettati al vento per la inefficienza programmatica e progettuale della Regione Campania e della Provincia di Benevento enti proprietari del complesso. Così come San Giorgio del Sannio non può essere assolutamente depotenziata nei servizi socio-sanitari dedicati ai cittadini essendo sede di distretto con una utenza di circa 20.000 persone. L’ASI di Benevento deve decidere concretamente cosa fare dell’area ubicata alla contrada San Giovanni a Morcopio ove ad oggi, pur dopo notevoli investimenti infrastrutturali, non si vede l’ombra di una impresa insediata e di un posto di lavoro realizzato. Vanno utilizzate e rilanciate con profitto, in un disegno strategico dedito allo sviluppo, le strutture dell’ex area fiera sulle quali è necessario investire nella concertazione con il mondo delle imprese e delle categorie, per creare un polo attrattivo e permanente dell’intera filiera agroalimentare. La Lega su tali questioni ritiene che vada aperto da subito un confronto franco che veda di nuovo protagonisti i cittadini e coinvolga le migliori energie del paese per sconfiggere definitivamente le consorterie di potere, ed i pupari occasionali e di fuori paese, che hanno affossato San Giorgio del Sannio senza alcuna nostalgia verso un passato remoto e recente disastroso per la intera comunità. Da subito la Lega avvierà su tali temi un incontro con i partiti del centro-destra e della società civile, del mondo delle associazioni, dei comitati spontanei,  in quanto qualsiasi ipotesi di sviluppo si voglia intraprendere per il bene di San Giorgio del Sannio non può prescindere da un collegamento con il governo nazionale che deve prestare la giusta attenzione alla nostra comunità. Solo così si potrà avere un riscatto del Medio Calore che necessita, così come il Sannio intero di opere e realizzazioni, e non certo di inutili passerelle elettorali. La Lega è al servizio dei cittadini e farà di tutto per costruire una ipotesi di governo locale ampia ed autorevole che rinnovi il modo di fare politica nel paese privilegiando gli interessi generali della gente e favorendo così la partecipazione attiva di tutti, restituendo dignità e voce anche a chi l’ha persa nel tempo”.