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Benevento – La Segreteria Provinciale del SIAP (Sindacato Italiano Appartenenti Polizia) di Benevento, il terzo sindacato nazionale della Polizia di Stato, ha partecipato alla tappa della Carovana Antiusura fatta a Benevento il 22 novembre 2019, per affermare la forte vicinanza e collaborazione di tutte le Forze di Polizia con la Caritas e con Libera per il contrasto all’usura e il sostegno a quanti vivono in situazioni di disagio economico e sociale.

Con la nostra presenza abbiamo voluto portare il nostro incondizionato appoggio a coloro che lottano quotidianamente contro questo abnorme crimine e il nostro sostegno a tutte le vittime del racket, dell’usura e dell’estorsione che vivono nell’ombra, nella paura di ritorsioni e nel silenzio e noncuranza dei molti, che a volte ignorano perfino la loro sofferenza.

Ascoltando don Marcello Cozzi, presidente della Fondazione Interesse Uomo e don Nicola De Blasio, direttore della Caritas diocesana di Benevento, abbiamo compreso quanto sia vasto e diffuso il fenomeno dell’usura anche nella nostra città.

I casi di sovraindebitamento delle famiglie o piccole imprese sono aumentati a dismisura. Sempre più persone non riescono a pagare i propri debiti a causa dell’attuale crisi economica, ma pochi anche tra le Istituzioni, sono a conoscenza che presso la Prefettura di Benevento è istituito il “Fondo di solidarietà per le vittime dell’usura” che provvede alle erogazione di mutui senza interessi a favore di coloro che esercitano attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o comunque economica, o una libera arte o professione, vittime dell’usura.

Pochi sanno che presso il Ministero del Tesoro è istituito il “Fondo per la prevenzione del fenomeno dell’usura” destinato a garantire le banche e gli istituti di credito che concedono finanziamenti a medio termine, o all’incremento di linee di credito a breve termine, a favore dei privati cittadini, delle famiglie e delle piccole e medie imprese a elevato rischio finanziario e che non hanno più accesso al credito.

Pochi sanno che il Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza prevede il piano di ristrutturazione dei debiti riservato ai consumatori, il concordato minore, o la liquidazione controllata del debitore rivolti al professionista, all’imprenditore minore, all’imprenditore agricolo o alle start-up innovative.

Per questo non possiamo più tacere, dobbiamo agire subito, attirare l’attenzione e rendere di pubblico dominio la minaccia che incombe su di noi; occorre informare i cittadini e la società civile che gli strumenti ci sono, le Leggi ci sono, lo Stato c’è ed è pronto a intervenire con forza, ma lo Stato siamo tutti noi e nessuno può chiamarsi fuori, chi sa parli perché tacere significa essere complici del dolore di chi soffre in silenzio e nell’indifferenza.