- Pubblicità -
Tempo di lettura: 4 minuti

Le elezioni amministrative a Telese si avvicinano – al netto dell’emergenza Covid-19 – e sale di concerto anche il livello della polemica politica.

Di pochi giorni fa la decisione con la quale il sindaco della cittadina termale, Pasquale Carofano, revocava le deleghe all’ormai ex assessore Filomena Di Mezza. E, com’era lecito attendersi, è arrivata puntuale la dura presa di posizione della Di Mezza stessa:

“Nella giornata di venerdì 8 maggio – scrive Di Mezza –  anticipata da una telefonata, che da il senso dell’attenzione prestata alla mia persona, con una modalità ormai nota, tramite posta certificata, mi veniva comunicata la volontà della maggioranza, ratificata dal Sindaco, di vedermi fuori dalla Giunta.

Nel decreto si legge che il rapporto di fiducia sarebbe venuto a mancare: ‘a seguito di divergenze in merito agli obiettivi programmatici da realizzare, nonché sul metodo di conduzione dell’attività amministrativa in generale’.
Bene, se sollecitare, prima di tutto come consigliere e poi nella qualità di assessore alle pari opportunità, interventi più concreti in tema di sostegno alle famiglie e a coloro che non hanno ancora la possibilità di svolgere la propria attività lavorativa in questo momento storico, rispondendo anche ad un invito da parte di esercenti allo stremo, che hanno chiesto anche il mio intervento, effettivamente la strategia politica di questa amministrazione non mi appartiene più e non sono disposta a tacere sulla mia posizione.

Questa linea politica – continua la Di Mezza – non mi appartiene perché non corrisponde prima di tutto all’impegno preso, da me personalmente, con la comunità, ma soprattutto a quella idea di Consigliere e Sindaco Cittadino che abbiamo proposto nel programma di governo di Vince Telese .
Una politica di attesa e di immobilismo non può più tollerarsi in settori come il commercio e il turismo che sono i cardini della nostra economia, mentre stiamo vivendo un’ emergenza dalle proporzioni epocali, le cui conseguenze ci porteranno a vivere una stagione post pandemia durissima.
È questo il momento delle scelte spinte, ambiziose, coraggiose e soprattutto condivise e non sono disposta ad essere partecipe di scelte (non scelte) non in linea con questa necessità di attivismo da parte di tutti, in primis delle amministrazioni locali.
Basta guardarsi intorno per comprendere che ci sono tante iniziative da mettere in campo.
All’indomani della mia scelta di non far parte più di questo gruppo, per assenza totale di dialogo e confronto, anche sul futuro politico di Telese, con il sopraggiungere della Pandemia , ritenni di rimanere al mio posto per dare il mio contributo alla mia Città atteso che il momento richiedeva un atto di responsabilità volto a gestire l’emergenza.
Nessun compitino da svolgere ma un mandato da rispettare con senso di responsabilità.
Tanto è vero che ho assicurato la mia presenza in giunta, ho approvato le ” scelte” , perché ritenevo non fosse questo il tempo della politica finalizzata al conseguimento del consenso, ma della politica destinata al conseguimento degli interessi della comunità.

Questo spirito di servizio ha fatto sì che io rimanessi attenta osservatrice delle attività di erogazione dei sussidi e dei contributi, fornendo anche il mio personale ” contributo” .
Chiaramente le mie priorità che sono quelle della comunità, che hanno animato, fino dal principio, le mie scelte, non hanno invece incontrato le priorità degli altri amministratori che hanno fortemente voluto la mia revoca; decisione che accetto e che non farà venir meno il mio impegno nell”espletamento di quel mandato che mi fu affidato il 31 maggio di 5 anni fa e riaffidato dalla Giustizia amministrativa il 19 luglio del 2016, al termine di una battaglia giudiziaria, che mi ha vista coinvolta in prima persona.
L’impegno per Telese – conclude – da oggi si rafforzerà e continuerà con la stessa determinazione”