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Luca Tinessa, vice-segretario cittadino di Noi Campani-Benevento, con una nota stampa ripropone la questione del “giusto peso” tra i vari territori provinciali nella Regione Campania e propone una modifica della legge elettorale. Scrive Tinessa:

“Da sempre, più o meno, con grande intensità, a seconda dei momenti storici, noi Sanniti ci poniamo il problema del giusto “peso” e rappresentatività del nostro territorio all’interno della regione Campania e tentare così di arginare il napolicentrismo.

E’ un tema vero, sentito, che, a parole, tocca le corde di tutti gli attori politici, al di là di ogni colorazione.

Marginalità e difetto di rappresentanza li ha chiamati Federico Paolucci su Gazzetta di Benevento, ed ha ragione, siamo proprio questo.

Quali soluzioni allora?

Ritengo che la questione debba essere affrontata, prima che con il cuore, con la ragione.

Infatti pretendere “giusta attenzione per i nostri territori” è sacrosanto, ma occorre innanzitutto convincere i rappresentanti degli altri territori (leggasi tutte le altre province tranne Napoli) che la questione conviene a tutti.

Come fare?

Oggi Napoli e la sua provincia esprime, su di un totale di 50 consiglieri regionali ben 27, Salerno 9 consiglieri, Caserta 8 Avelino 4 e Benevento 2

Ecco la proposta: ad ogni provincia campana, per il solo fatto di esistere, dovrebbero essere assegnati due consiglieri, mentre i restanti 40 sarebbero assegnati in base alla popolazione residente.

In questo modo tutte le province campane, ad eccezione di Napoli, guadagnerebbero consiglieri o comunque non ne perderebbero. Infatti Napoli avrebbe 23 consiglieri, Salerno 10, Caserta 8 Avelino 5 e Benevento 4.

Con questa proposta si potrebbe avere una convergenza più ampia degli altri territori perché conveniente a tutti, ad eccezione di Napoli.

E ciò per tanti buoni motivi, ma soprattutto:

  • si darebbe maggiore risalto ad una realtà, quella provinciale, mortificata e denigrata negli ultimi anni. La realtà provinciale infatti è, con grande convergenza della società politica e civile, la vittima sacrificale in questo nuovo rapporto tra Stato Centrale ed Enti Periferici Territoriali. Questa poca attenzione alla realtà provinciale in quanto tale, si traduce in una mancata percezione delle singolarità e tipicità di una zona, e di conseguenza in una sua mancata tutela e valorizzazione.
  • eviterebbe, che un territorio, quello napoletano, possa avere maggioranza assoluta nelle decisioni.

Infine, non ultima, la proposta di Mario Pedicini apparsa su Realtà Sannita; stralciare la posizione di Citta Metropolitana dall’interno della regione Campania.

Sarebbe necessario capire, tra queste e le tante che si sono succedute negli anni, quale sia la strada più praticabile e che, soprattutto, garantisca una maggiore velocità nella realizzabilità.

Ma nell’uno o nell’altro caso, esiste una convergenza di tutte le forze politiche sannite ad affrontare una battaglia del genere?

Siamo pronti ad abbassare tutti nostri vessilli politici per fare una battaglia di territorio?”.