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Benevento – Uno screening per la malattia tiroidea per gli studenti universitari sanniti è in atto a cura della stessa Università con la cooperazione della Croce Rossa 
Il programma, che coinvolge circa 80 giovani, nasce sulla base della ben nota carenza di sale ioideo nelle aree interne campane, lontane dal mare, che ha una diretta influenza sul funzionamento della minuscola, ma fondamentale ghiandola a forma di farfalla.

L’Unisannio con il Rettore Gerardo Canfora ha puntato sulla prevenzione avendo il supporto della Croce Rossa per contrastare questo tipo di malattia. Presso la sede di via delle Puglie si è svolta la prima giornata di prevenzione con il personale infermieristico e volontario coordinato da Annachiara Tarantino specialista in Endocrinologia: “Importante riconoscere la patologia tiroidea anche in giovane età. E’ molto utile l’identificazione precoce è importante riconoscerla per approcciare poi una terapia adeguata. Daremo anche informazioni comportamentali e alimentari sensibilizzando i più giovani alla prevenzione”. La volontaria ha quindi aggiunto: “Essendo un’area dell’entroterra, il Sannio come l’Irpinia, essendo carenti di iodio, la malattia può diventare endemica e in una famiglia sono più persone a soffrire di questa patologia”. Infine la Tarantino ha detto: “La pandemia ha arrestato la prevenzione per i controlli oncologici per la prevenzione rallentando la diagnosi e il riconoscimento di alcuni tumori. Oggi stiamo convivendo con questo virus e le strutture sanitarie sono meglio organizzato per offrire il servizio di prevenzione. Noi siamo in prima linea anche durante la pandemia recuperando il ruolo fondamentale della prevenzione”. Il Rettore Canfora ha spiegato: “Veniamo da un periodo particolare e difficile. E’ un’occasione d’oro per la una campagna di prevenzione. La risposta è stata molto positiva. Tutta la comunità Unisannio sarà interessata. Abbiamo già preparato altre campagna di screening e soddisfare la richiesta di molti studenti”.