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Montesarchio (Bn) – Valentino Improta, il 26enne trovato carbonizzato il 4 maggio scorso nei pressi di un’area pic nic sul Monte Taburno, avrà finalmente un funerale. Era scomparso il 2 maggio dopo aver ricevuto un avviso di garanzia per una rapina ai danni di due anziani di Montesarchio, fratello e sorella, nel corso della quale l’uomo venne colpito alla testa con un pugno. Il violento colpo ne causò la morte, avvenuta il 25 aprile all’ospedale Rummo di Benevento. Rapina per la quale è stato arrestato il 49enne Paolo Spitaletta, in carcere dal 22 maggio accusato di rapina, omicidio preterintenzionale e porto in luogo pubblico di pistola. Tra gli indagati anche il nome di Pierluigi Rotondi che però non avrebbe preso parte alla rapina ma avrebbe avuto un ruolo da intermediario tra Improta e Spitaletta

Il sostituto procuratore Assunta Tillo, che coordina le indagini sulla sua morte, ha concesso il nulla osta per la celebrazione delle esequie. La salma è stata liberata e oggi alle 14:00 arriverà al cimitero di Montesarchio dove sarà allestita una camera ardente. Domani alle 14:30 si svolgerà il rito funebre. Dopo cinque mesi, ipotesi investigative tante, ma poche certezze, il “giallo” del Taburno resta tale e la soluzione non pare dietro l’angolo. Una trentina di interrogatori, perquisizioni a raffica ma non arriva la svolta. Le indagini dei Carabinieri del comando compagnia di Montesarchio, coordinate dalla Procura della Repubblica di Benevento, continuano senza sosta pur di dare un nome e un volto al responsabile dell’efferato fatto di cronaca, continuando a mantenere uno stretto riserbo sulle indagini che sono tuttora in corso per fare luce sulla intricata vicenda.