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Quando si parla di vitalizi Clemente Mastella compare sempre. Il sindaco di Benevento è stato intervistato questa mattina da La Repubblica. Il suo nome, infatti, riporta Paolo G. Brera, quasi certamente farà parte della lista dei 117 onorevoli che dal taglio dei vitalizi immaginato dal Movimento Cinque Stelle finirebbe addirittura per guadagnarci.

Colpa o merito dell’adeguamento del calcolo della previdenza dal sistema retributivo a quello contributivo. Operazione che determinerebbe un risparmio importante per le casse dello Stato ma che, per l’appunto, potrebbe favorire quei parlamentari (l’elenco già c’è ma è top secret) protagonisti in numerose legislature.

Guadagnarci? Non lo so” – dichiara l’inquilino di palazzo Mosti, che oggi prende 6500 euro di pensione.

Ma so – continua –  che è una strampalata idea populista, e in parte popolare, di mettere tutto in discussione. E’ un’idea savonaroliana della politica: un conto è che in un momento di difficoltà si esigano sacrifici anche dal parlamentare, un altro è dare la caccia alle streghe”.

E’ ovvio che si chieda anche a me di contribuire” –, aggiunge Mastella. Che ricorda: “Non prendo l’indennità da sindaco. Non posso interloquire con i poveri della mia città nel momento in cui finisco per essere un privilegiato. Rinuncio a 4mila euro al mese, i pranzi me li pago e la macchina che utilizzo è la mia, tranne quando non posso farne a meno”.

Ma una cosa è riconoscere la delicatezza del momento e chiedere un contributo a tutti, altro è – per Mastella – farne una battaglia politica: “Ci sono anche vedove che campano con quel poco di reversibilità della pensione del marito”. E comunque, i vitalizi, -“cambiamogli nome, è la pensione dei parlamentari” puntualizza il sindaco – non sono una peculiarità italiana: “Ci sono in tutto il mondo. E’ una forma di pensione perché la paghi, anzi io ho pagato di più del dovuto, fino a quando il dirigente del Senato mi dice: guarda che sei al di sopra”.

E se davvero ora dovesse concretizzarsi l’aumento? “Rinuncio. Anzi, se supero regalo al presidente Fico un abbonamento gratis con le autoferrotranvie di Roma. Va bene?”.