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Benevento – Civile protesta stamane all’Assessorato ai Servizi Sociali del Comune di Benevento. Le Famiglie dei bambini affetti da disabilità che frequentavano il Centro “E’ più bello insieme” di via Firenze, hanno espresso tutta la loro rabbia e disapprovazione per il fatto che almeno 20 ragazzi non potranno più usufruire dei servizi sanitari ed assistenziali offerti in passato dal Centro chiuso per una vicenda di morosità nei confronti dell’Amministrazione del capoluogo, nello scorso mese di giugno.

La vicenda si trascina ormai da un anno, ma senza alcuna soluzione. Qualche tempo addietro nominalmente i servizi del Centro erano stati affidati provvisoriamente ad altro Soggetto, che tuttavia non ha ancora avuto modo di far sentire sul territorio la propria presenza.

In sostanza ai bambini manca l’assistenza che in teoria la Costituzione stessa della Repubblica garantisce a tutti. Va aggiunto che, a quanto sostengono i genitori, la Regione Campania avrebbe assegnato anche la somma di 400mila Euro per i voucher assistenziali, cioè le sedute vere e proprie dei servizi sanitari ed assistenziali; ma di tali somme, peraltro promesse dall’assessore regionale ai servizi sociali Lucia Fortini,  giunta a Benevento nel momento più acuto della protesta, ancora non sono stati erogati. “Si tratta di una vergogna, di un brutale comportamento nei confronti di chi ha più acuto bisogno. E” inumano”.

Queste le dure parole dei genitori che si sono presentati presso gli Uffici dell’assessorato comunale. Raffaele Mignone, portavoce delle famiglie, ha ribadito tutta la propria rabbia: “Ci troviamo in una fase di stallo. Sono mesi che ci stiamo battendo per non far chiudere il Centro che per noi rimane con quel nominativo. Ha anche un valore pedagogico, psicologico e sociologico. I ragazzi hanno bisogno di essere attivi e non si perdano nei meandri della solitudine e dell’indifferenza. Noi contestiamo il blocco dell’attività. L’idea di far rimanere questi ragazzi in casa con conseguenze inimmaginabili non ci va giù” .