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Caserta – Non saranno passati inosservati i nostri articoli sulla questione biodigestore a Ponteselice, nei quali abbiamo dato voce sia a chi sostiene l’importanza di andare avanti con l’impianto di smaltimento, come  l’amministrazione comunale di Caserta, (leggi qui l’articolo), sia a coloro che si oppongono fortemente al progetto, dai movimenti civici ai partiti di opposizione in Consiglio comunale (leggi qui l’articolo).

Dopo la determina dirigenziale di qualche giorno fa che autorizzava la spesa di 10.600 euro a favore di Asmel Consortile per le spese di progettazione, i sindaci di Casagiove, Capodrise, San Nicola La Strada e Recale si scagliano contro l’amministrazione della città capoluogo e in particolare contro il sindaco Carlo Marino.

Come sia possibile bandire la gara per la progettazione senza la individuazione della localizzazione è un mistero sul quale urge un po’ di chiarezza che esigiamo con forza dal Sindaco del Comune capoluogo. Non consentiremo a nessuno di trascinarci in eventuali polemiche legate alla strumentalizzazione per le elezioni del prossimo 4 marzo”. Così, in una nota congiunta, i sindaci Roberto Corsale, Angelo Crescente, Vito Marotta e Raffaele Profidia.

La nostra posizione, infatti, è chiara da tempo: riteniamo giusto completare il ciclo integrato dei rifiuti – sottolineano i sindaci – ma la ipotesi di Ponteselice è assolutamente sbagliata. Faremo fronte comune, come abbiamo già fatto deliberando la nostra contrarietà all’unanimità, impugnando gli atti nelle sedi opportune, appena emergerà la possibilità tecnica e formale per farlo”.