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Caserta – E’ stato proiettato oggi 16.15 al Festival del cinema di Locarno il  docufilm di Andrea Segre “Ibi”. A presentare il progetto, nato da un’idea di Matteo Calore e Andrea Segre con le immagini di Ibitocho Sehounbiatou, è stato il Centro Sociale EX Canapificio insieme al Movimento Migranti e Rifugiati di Caserta.Caserta: oltre 2mila presenze per l’apertura straordinaria della Reggia

 

“Siamo emozionatissimi – spiega Mimma D’Amico, responsabile del Centro Sociale Ex Canapificio –  e siamo stati oggi a Locarno con la grinta della “pantera” del movimento. Siamo stati invitati lì perché continuiamo a lottare per tutto ciò per cui Ibi ha lottato. Questo film, infatti, nasce dalle sue immagini, dalla sua creatività, dalla sua energia ed è stata l’occasione per mostrare a tutta l’Europa la realtà di Castel Volturno attraverso gli occhi di una donna migrante”. 

 

Per la prima volta in Europa, infatti, si propone un film interamente basato sull’auto-narrazione diretta e spontanea di una donna migrante, Ibi, che racconta se stessa e la sua Europa ai figli rimasti in Africa. Ma lo fa anche per aiutare e sostenere il Movimento dei Migranti e dei Rifugiati a cui aderisce assieme a Salami, il suo compagno, con entusiasmo trascinante, non solo per ottenere il suo permesso di soggiorno, ma anche perché crede fermamente nella necessità di lottare tutti insieme contro le ingiustizie che vincolano le vite della maggioranza dei migranti a Castel Volturno, in Italia, in Europa”.

Un viaggio intenso e intimo nel mondo difficile, vivo e colorato di un’artista visiva morta nel 2015 e ancora sconosciuta, che ha conquistato anche il direttore della Reggia di Caserta Mauro Felicori che, qualche giorno fa, ha annunciato future sinergie con queste realtà .