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Erano accusati di aver acquisito e rivelato documenti segreti di un’azienda salernitana che distrubuiva macchinari per conto della Lynx, colosso internazionale della consulenza informatica, e di aver complottato affinchè la società perdesse l’esclusiva della distribuzione, come poi è avvenuto. Ma per il tribunale di Nocera Inferiore, i due imputati Domenico Affinito, imprenditore castertano di 40 anni difeso da Alberto Martucci, e Paolo Giuranna, imprenditore milanese di 58 anni assistito dagli avvocati Brugnoni e Cornetti del Foro di Milano, sono completamente innocenti; i giudici li hanno assolti con formula piena, perché il fatto non sussiste, al termine di oltre quattro anni di udienze, l’acquisizione di copiosa documentazione e l’ascolto di numerosi testimoni. I due imprenditori rispondevano di rivelazione di segreti industriali e turbata libertà del commercio. L’accusa ipotizzava che i due imputati avrebbe complottato contro la MC System Coding di Castel San Giorgio (Salerno), azienda distributrice di macchinari codificatori inglesi della Lynx; in particolare Giuranna, è emerso, con la sua società forniva pezzi di ricambio alla MC e, per l’accusa, avrebbe ad un certo punto omesso di fornire tali materiali per impedire la regolare attività aziendale della MC e metterla in cattiva luce con la Lynx; in effetti è avvenuto che la Linx abbia interrotto il rapporto con la MC concedendo la distribuzione all’azienda di Affinito. La difesa ha però dimostrato che non c’era alcun complotto da parte dei due imputati, ma una legittima strategia commerciale da parte di Giuranna e Affinito.