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Caserta – “Dal ricorso presentato dal presidente del Collegio dei revisori dei conti, professore Piscitelli, emerge una gestione a dir poco discutibile operata dagli organi del Consorzio Idrico Terra di Lavoro, la cui natura giuridica è assimilata a quella di enti locali e, pertanto, rientrante a pieno titolo nelle prerogative di controllo affidate al Difensore Civico. Da una prima analisi della documentazione, appare uno stato di profonda crisi dovuto alla mancanza da parte dei Comuni consorziati degli adempimenti agli obblighi imposti. Sono in corso accertamenti sui bilanci dei singoli enti locali che potrebbero comportare l’avvio di procedure commissariali”. Lo rende noto il Difensore Civico della Regione Campania, Francesco Eriberto D’Ippolito, in seguito a una prima lettura della documentazione inerente lo ‘stato di salute’ del Consorzio Idrico Terra di Lavoro.

La situazione al Consorzio Idrico è fin troppo chiara e ora sembra essersene accorto anche D’Ippolito. Intanto, il poltronificio non si è fermato e, nonostante i dossier presentati in Prefettura sulla gestione a dir poco allegra degli ultimi anni e a dispetto delle accuse di “carrozzone politico” e “ente inutile da sciogliere” arrivate dal presidente della Provincia, il forzista Giorgio Magliocca, e dal commissario provinciale del Partito Democratico, Franco Mirabelli, venerdì scorso hanno bellamente votato per il rinnovo del Consiglio di Amministrazione, aggiungendo nuovi stipendi d’oro al carico di massa debitoria dell’ente.