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Caserta – “Deportati” alla stazione ferroviaria di Caserta, martedì prossimo 20 marzo alle 11, porterà in scena le paure dei giovani in un mondo che ancora permette che qualcuno, bianco o nero che sia, agisca in nome di logiche disumane e che folli diventino giustizieri.

A circa due mesi dalla Giornata della Memoria i riflettori si accenderanno sul teatro itinerante della Compagnia della Città & Fabbrica Wojtyla di Caserta per un evento promosso con l’Assessorato ai Fondi Europei, Politiche Giovanili, Cooperazione Europea e Bacino Euro-Mediterraneo della Regione Campania in collaborazione con RFI e il Comune di Caserta.

La rappresentazione, che sarà replicata ancora nelle stazioni di Avellino, Benevento e Salerno, mira a trasformare per pochi minuti le stazioni ferroviarie campane da luogo di passaggio ad intima e profonda opportunità di incontro e aggregazione.

“I giovani – si legge nella nota della Compagnia teatrale –  hanno ancora qualcosa da dire al mondo, ad un mondo che li spaventa perché permette ancora che qualcuno, bianco o nero che sia, agisca in nome di logiche disumane, che dei folli diventino giustizieri, che si formino baby-gang che seminano il panico nella quotidianità di una società in piena crisi esistenziale che non riesce mai a cambiare qualcosa. Ma questi giovani non sono oggetto di servizi giornalistici o televisivi, mentre proprio loro dovrebbero avere strumenti reali per parlare, proprio loro dovrebbero essere ascoltati, più dei politici, più dei professori, più dei giornalisti e dei giustizieri, perché sono i giovani il futuro del mondo”.

“Deportati” è una occasione per ascoltare la loro voce: è un simbolico processo a porte aperte in cui “difesa” e “accusa” si affrontano nell’emblematico confronto tra chi nega l’Olocausto e chi afferma che è stata la pagina di storia più aberrante della nostra civiltà.