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Caserta – “Per sposare il progetto politico di Pietro Grasso ho preso una decisione importantissima: lasciare l’assemblea nazionale del Partito Democratico”. Così Mariana Funaro, giovane imprenditrice casertana, candidata alla Camera nel collegio plurinominale dei Caserta tra le fila di Liberi e Uguali. “È stata una scelta sicuramente difficile e sofferta, presa circa un anno fa, che però ho ritenuto necessaria perché questo Pd guidato da Renzi è diventato un partito scellerato nel quale si fanno gli interessi solamente di pochi ‘blindati’. Nei mesi scorsi avevamo pensato che la corrente legata ad Emiliano potesse rappresentare la novità politica nazionale ma purtroppo ci sbagliavamo”.

Quasi all’improvviso – continua la candidata alla Camera – abbiamo conosciuto Liberi e Uguali: è stato amore a prima vista. In questa mia nuova avventura ho ritrovato decine di vecchi compagni che ritengono la politica come anche uno ‘strumento’ di protesta per le idee e i diritti. Mio padre è un ex marxista e scendeva in piazza per portare avanti la propria idea di Italia. Con Liberi e Uguali sento dentro di me la voglia e lo spirito di fare politica in mezzo alla gente, nelle piazze e in quei luoghi dove ascolti i problemi che attanagliano il territorio. E poi è un partito semplice, che permette anche ad una giovane imprenditrice di mettersi in gioco. E questo è fondamentale per cambiare il nostro futuro.

Tra gli obiettivi primari di Liberi e Uguali – conclude la Funaroc’è l’occupazione: la mia famiglia è abituata a combattere per i diritti dei lavoratori. C’è l’obbligo di coniugare l’impegno, anche politico, alla dignità di un lavoro che possa soddisfare le esigenze familiari. Ho una bambina di 2 mesi e sto capendo quanto possa essere difficile oggi dare un senso alla parola ‘famiglia’. Oggi c’è una giungla di forme contrattuali precarie, e va comunque affermato il principio che nessuna prestazione può essere svolta in modo gratuita o sottopagata. Da donna ho un obiettivo: voglio annullare il divario salariale tra uomini e donne. È una sfida difficile che vogliamo vincere”.