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Caserta – Quattro presunti estorsori del clan dei Casalesi sono stati fermati dai carabinieri su ordine della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, che ha contestato agli indagati la tentata estorsione ai danni di un imprenditore di Castel Volturno (Caserta); quest’ultimo, è emerso dalle indagini, sarebbe stato anche pestato violentemente dopo aver opposto un netto rifiuto alla richiesta di pizzo. In manette sono finiti il 43enne Francesco Barbato, il 39enne Francesco Sagliano, Giovanni Arillo di 34 anni, rintracciati tra Castel Volturno e Mondragone, e il 50enne Antonio Cacciapuoti, fermato a Villaricca, nel Napoletano. I fatti sarebbero accaduti di recente, tra fine giugno ed inizio luglio, quando Arillo, elettricista, si sarebbe presentato dalla vittima facendogli capire che di lì a poco, alcuni esponenti della fazione Bidognetti dei Casalesi si sarebbero fatti vivi presso la sua azienda per chiedergli la tangente. In effetti Barbato, Cacciapuoti e Sagliano – hanno accertato i carabinieri – si sarebbero recati più volte dalla vittima chiedendogli il pizzo, e di fronte ad un secco “no”, sarebbero ritornati “punendola” con un violento pestaggio, con tanto di pistola esibitale in faccia.