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Caserta – Crescita esponenziale di donne e famiglie richiedenti asilo nell’ultimo semestre dello scorso anno fino a tutt’oggi. Un dato allarmante, che si attesta tre il +5 e il  +10% rispetto al passato, riferito dall’ufficio  Divisione Immigrati della Prefettura di Caserta e confermato dalla Commissione Territoriale per la Protezione Internazionale del Ministero dell’Interno che abbraccia le province di Napoli, Caserta e Benevento.

Donne sole, o con figli al seguito, che denunciano mutilazioni genitali, violenze sessuali, e torture subite. E seppure il numero degli uomini rimane sempre più alto rispetto a quello delle donne richiedenti asilo, l’allarme emergenza ha determinato l’inserimento di indicazioni ben precise nel bando di gara 2018 sull’accoglienza migranti per lotti territoriali. Indicazioni che chiama tutti  i centri di accoglienza ad implementare gli standard specifici riservati alle donne.

 Fare di più e meglio rispetto ad una richiesta crescente di aiuto che non accenna a diminuire e che pone le istituzioni di fronte ad una emergenza umanitaria dal picco massimo difficile da prevedere e quantificare. Resta di fatto che già le audizioni che la Commissione Territoriale porta avanti per il riconoscimento ai richiedenti asilo dello status di rifugiato, di protezione sussidiaria o umanitaria, attivano percorsi di tutela specifici quando si ravvisano casi di donne maltrattate, e ciò in collaborazione con tutti gli organi preposti e di contrasto al fenomeno criminoso della tratta.