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Santa Maria Capua Vetere (Ce) – Elisabetta Palmieri, direttrice del carcere di Santa Maria Capua Vetere, smentisce la sua presenza durante le violenze ai danni dei detenuti del 6 aprile 2020. “Sono stata assente per tre mesi per motivi di salute“, dice ai giornalisti. Quanto all’ accaduto, la direttrice definisce inammissibili le violenze, ma contestualizza l’episodio. “Nei giorni precedenti i detenuti in rivolta si erano impadroniti di alcune sezioni“. Quindi ha aggiunto: “L’iter processuale è all’inizio. C’è stata l’accusa, adesso c’è la difesa“.

Non c’ero in quei giorni, ero assente per gravi problemi di salute. Penso che quelle immagini, che sono agghiaccianti, abbiano ferito e turbato tutti“. Alla domanda su come sia potuto accadere, il direttore della casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere, Elisabetta Palmieri, risponde: “Le motivazioni possono essere tante; c’era stata comunque una protesta molto, molto forte, il giorno prima da parte dei detenuti alla notizia del primo caso Covid. Si erano impossessati di alcune sezioni e anche barricati all’interno. Ma non si può rispondere con la violenza. Non sono giustificate quelle immagini e sono agghiaccianti“. Le immagini, del circuito di videosorveglianza, dice di non averle viste prima. Quanto alle telecamere spente in alcune zone del carcere si sarebbe trattato di un guasto. “Probabilmente erano rotte“, dice.