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Napoli – “Non è ammissibile cedere la nostra storia e i nostri valori all’altare dell’ignoranza grossolana e arrogante”. Annamaria Palmieri, assessore comunale alla Scuola, interviene senza mezzi termini nella polemica scatenata da Paolo Santanelli, genitore che nei giorni ha fatto parlare di sé dopo aver protestato perché nella scuola della figlia, la “De Amicis” del quartiere Chiaia, ai bambini avrebbero insegnato “Bella Ciao”, inserita tra le canzoni della recita di Natale. Un’iniziativa che a Santanelli, ex meridionalista, oggi attivista della Lega, non sembra essere affatto andata giù.

Sul punto, l’assessore Palmieri si è però dimostrata a dir poco categorica: “La città di Napoli è orgogliosa della scuola – dice – che ancora, tra tanta barbarie, onora i valori e la memoria della Resistenza su cui è fondata la nostra Repubblica e la nostra Costituzione. La “De Amicis” – conclude l’esponente della giunta de Magistris – è come tutte le scuole pubbliche laica e pluralista, porta il segno di questo anche nel nome, e presidia la democrazia e i valori in cui la cittadinanza si riconosce». Il leghista Santanelli sulla propria pagina facebook non ci sta e rilancia: «Essere un revisionista della storia partigiana non è sinonimo di filonazismo e non vuol dire essere contro la resistenza. Io sono soltanto un amante delle verità scomode e nascoste da quei vincitori che scrissero la storia”.