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Chiediamo certezza della pena, basta con gli sconti per feroci assassini senza scrupoli che non esitano a sparare per futili motivi. Gli ultimi drammatici episodi che stiamo vivendo impongono anche l’abbassamento dell’età imputabile e la necessità di togliere i figli ai camorristi e ai pregiudicati per reati gravi. Chi cresce nel mondo della criminalità dà valore zero alla vita umana.
L’assassino di Giovan Battista, secondo alcune testimonianze, si è messo addirittura a ridere mentre veniva interrogato dagli inquirenti, così come la sua ‘paranza’ sfotteva gli agenti intervenuti sul luogo dell’omicidio e i parenti del killer hanno subito inondato il web di messaggi di sostegno e ammirazione. A questi soggetti va dato un segnale forte che chi commette questi reati non esce subito dal carcere, deve scontare la pena per intero e iniziare un vero percorso di riabilitazione. Ma non basta solo cambiare le norme, deve cambiare anche la mentalità di molti nostri concittadini che tollerano questa situazione e non denunciano. Da anni portiamo avanti la battaglia contro la camorra e le baby gang e lo faremo ancora accanto alla mamma di di Giovan Battista, donna straordinaria, per un riscatto della città che parta proprio da questa tragedia. Chiederemo che venga realizzato un murales per Giò Giò, simbolo della parte più bella della nostra città, quella colta e impegnata, affinchè tutti riflettano su un punto: esistono due Napoli, quella perbene, che lavora, si impegna e rispetta le regole, e quella che delinque e segue i dettami della camorra. Queste due città non possono convivere e noi vogliamo che a cambiare sia quest’ultima”. Sono le parole del deputato di Alleanza Verdi Sinistra Francesco Emilio Borrelli, che ha partecipato alla deposizione dei fiori oggi in piazza Municipio a Napoli.

“La politica deve essere unita nella lotta alla camorra – ha dichiarato don Patriciello – un male da estirpare prima che porti con sé altre vite umane. Quella delle vittime, ma anche quelle dei camorristi e dei giovani che ne seguono l’esempio, che si vedono la vita rovinata già a 16 anni. Noi dobbiamo chiederci cosa abbiamo seminato? Come abbiamo allevato questi giovani? Cosa facciamo per i genitori che non sanno educare i figli? La risposta è nella straordinaria forza d’animo della mamma di Giovan Battista. E’ incredibile vederla così ferita ma allo stesso tempo determinata. E’ un segnale forte per tutti che la città può e deve cambiare”.
“Abbiamo cresciuto i nostri figli con l’idea che nel mondo vince sempre la giustizia – ha dichiarato Daniela Di Maggio madre di Giovan Battista – mai mi sarei aspettata che Giò Giò sarebbe rimasto vittima di una sparatoria. Da qui parta il riscatto per la nostra città. Napoli deve rinascere. Un riscatto che deve partire dalla morte di mio figlio che non deve essere dimenticata. Serve un riscatto culturale della città: serve aprire musei, librerie contro la cultura delle armi e della cocaina, quella dei ragazzi che non riescono a vedere il bello.
Mio figlio voleva rimanere a Napoli per suonare al San Carlo, un desiderio che rimarrà tale. Chiedo una pena esemplare per l’assassino e mi aspetto una forte partecipazione mercoledì ai funerali di mio figlio”.
Il sindaco di Mugnano, Luigi Sarnataro, presente alla cerimonia ha assicurato che Giovan Battista non sarà dimenticato non solo da Napoli ma anche da Mugnano, suo paese natale, la cui comunità si stringe forte alla sua famiglia.

I funerali di Giovanbattista Cutolo, il giovane musicista ucciso in piazza Municipio a Napoli al termine di una lite, si svolgeranno mercoledì prossimo 6 settembre alle ore 15 nella chiesa del Gesù Nuovo a Napoli. E’ quanto reso noto nel corso della manifestazione che si è svolta oggi in piazza Municipio.
In occasione dei funerali il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha disposto il lutto cittadino. A presiedere la cerimonia sarà l’arcivescovo di Napoli, Domenico Battaglia.