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Dal fondo stradale ai fondi di caffè è un attimo, al Comune di Napoli. Perché appunto di fondi si tratta – 80.000 euro – stornati dagli interventi manutentivi urgenti ordinari, in favore di un evento di promozione del caffè. La variazione di bilancio è arrivata il 28 dicembre, approvata con 20 voti favorevoli e un astenuto. “Napoli di tutto avrebbe bisogno, tranne che di promuovere il caffè” denuncia la consigliera regionale Maria Muscarà (gruppo misto). La polemica è rovente. Proprio come una tazzina di buon caffè napoletano. E l’oro nero di Partenope, si sa, è conosciuto nel mondo. “Gli 80.000 euro non escono dal cilindro, ma verranno sottratti dal fondo per le manutenzioni urgenti ordinarie – attacca Muscarà -, e se si tratta di sistemare una strada, un marciapiede, una fogna, ricordatevi che questi signori li utilizzano per valorizzare una cosa già valorizzata per fatti suoi”. E certo “in un bilancio comunale, 80.000 euro sono ben poca cosa, ma – aggiunge la consigliera regionale – per chi deve avere un marciapiede aggiustato diventano tanto”.

La delibera 458 è stata proposta dall’assessore al Turismo, Teresa Armato e da quello al Bilancio, Pier Paolo Baretta. L’importo rimodulato servirà per un “evento turistico – spiega la nota del Comune – finalizzato alla promozione e divulgazione della tradizione e cultura del caffè a Napoli”. Una decisione della giunta, presa “anche a seguito dell’istituzione, con un ordine del giorno approvato dal Consiglio comunale, della giornata del caffè napoletano”. Muscarà chiede: “Ma è possibile che in consiglio comunale non ci sia un consigliere che ce le racconti, o che alzi la mano e dica di non essere d’accordo?”. Insomma altro che caffè sospeso: qui l’espresso si consuma subito. E per le manutenzioni, alla bisogna, magari il Comune provvederà con altri fondi. Infatti, nella stessa seduta, è passata una delibera (3,8 milioni) per assicurare la copertura finanziaria degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, necessari alla rigenerazione del tessuto immobiliare e della rete viaria di proprietà comunale. Ma urgeva anche promuovere il caffè: che quando sale, non può aspettare troppo.