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NAPOLI – Da domani e per tutte le festività natalizie si svolgerà l’undicesima edizione del “Festival delle scale di Napoli”. La manifestazione durerà fino al prossimo 8 gennaio e ha numeri sempre più importanti: valorizza con 45 eventi oltre 200 percorsi tra giardini, rampe, scale e gradonate grazie a 38 associazioni, 3 municipalità e il patrocinio del Comune che in giunta ha dato il via libera alla progettazione esecutiva della “città verticale” stanziando 7 milioni e 800mila euro. L’edizione di quest’anno è dedicata ai mutamenti climatici e si avvale della collaborazione del Segretariato del Patto Europeo per il clima.
 
Nato come festival civico dal basso con l’obiettivo di riconoscere le scale napoletane come elemento identitario forte della città non solo dal punto di vista geografico-ambientale ma anche dal punto di vista culturale e paesaggistico, ora, la kermesse vuole fare il salto di qualità dal punto di vista di attrazione turistica: da Montesanto alla Pedamentina, dal Petraio, al Moiariello, fino a salita Cacciottoli, l’obiettivo è quello di offrire un punto di vista inedito per chi viene a visitare Napoli con visite guidate, passeggiate narrate, spettacoli itineranti con letture e teatralizzazioni, interventi musicali e tour fotografici.
 
L’assessore al Turismo Teresa Armato ha spiegato: “Il festival rappresenta un modo alternativo di godere e di conoscere la nostra città sia dal punto di vista paesaggistico, perché la città vista dal mare è diversa dalla città vista dalle scale, che dal punto di vista della sostenibilità ambientale perché non inquina e dà la possibilità alle persone anche di fare un po’ di attività fisica. L’impegno che vogliamo assumerci anche con questa forma positiva di civismo diffuso, è quello di accompagnare anche nei prossimi anni questa bella manifestazione”.
 
“Andare sulle scale non è un’occasione solo per tagliare un percorso, ma per vedere come si vive sulle scale a Napoli”, ha osservato, inoltre, Luigi Carbone, presidente della commissione Cultura, Turismo e Attività produttive del Comune, mentre Carmine Maturo del Coordinamento scale di Napoli ha concluso sottolineando l’obiettivo di “rilanciare un’altra Napoli: più bella più vivibile e più condivisibile”.