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Napoli – Guai a pronunciare quella parola. Un tabù da rispettare, per fare in modo che il sogno di un’intera città possa finalmente diventare realtà. Nino D’Angelo è scaramantico quando si parla di Napoli e il motivo lo spiega lo stesso “ragazzo della curva B” in un’intervista pubblicata sulle colonne del Corriere dello Sport.

Ho bandito dal mio vocabolario una parola che comincia per s e finisce per o, è composta da otto lettere e potete immaginarla ma guai a scriverla“, rivela il 64enne cantante originario di San Pietro a Patierno, “Io ho visto, nel 2018, quella cosa lì da vicino, dopo la vittoria di Torino, e poi non l’ho vista più una settimana dopo“.

Scaramanzia ma anche fiducia. “Mi fido di Spalletti, della sua capacità di gestire una squadra forte e con lui fortissima, delle sue letture, dei suoi cambi, delle sostituzioni che fa, delle vittorie che ci regala“, conclude Nino D’Angelo, “e poi mi fido anche di Koulibaly, del quale mi piace tutto: la sua umiltà, la sua sensibilità, il colore della sue pelle e le battaglie che ha intrapreso. Un uomo così, due uomini così, non possono che portare a Napoli… No, non si dice“.