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NAPOLI – L’istituto demoscopico Lab2101 diretto da Roberto Baldassari ha misurato il livello di fiducia di cui godono Governatori e i sindaci delle principali città italiane.
 

Lo ha fatto con una ricerca commissionata da Affaritaliani.it su un campione di 1000 interviste telefoniche svolte tra il 25 e il 29 aprile scorso.

Come sono messi i nostri Vincenzo De Luca e Gaetano Manfredi?

Il primo dato che salta agli occhi è che entrambi sono in calo di popolarità.

Ma se il Governatore mantiene il terzo posto dietro solo a Luca Zaia del Veneto e Stefano Bonaccini dell’Emilia Romagna, il sindaco di Napoli è ultimo tra i magnifici sette rilevati dal sondaggio.

In particolare, questa è la classifica della fiducia dei Presidenti di Regione con le differenze rilevate rispetto al sondaggio dello scorso dicembre: Luca Zaia (67,3%, +0,2%), Stefano Bonaccini (62,8%, +0,4%), Vincenzo De Luca (62,4%, -0,5%), Giovanni Toti (56,2%, +0,4%), Massimiliano Fedriga (56,1%, +0,3%), Nicola Zingaretti (55,3%, -0,5%) e Christian Solinas (54,3%, +1,6%).

De Luca, assieme a Zingaretti, è l’unico in calo. Chissà se paga le polemiche scaturite dal tentativo di rendere possibile un suo terzo mandato e dalle posizioni anti-Occidentali che ha sul conflitto in Ucraina.

Classifica dei sindaci: colui il quale gode di maggior fiducia è il primo cittadino di Bari nonchè presidente dell’Anci, Antonio Decaro (64,2%, +0,8% rispetto a dicembre 2021). Seguono Luigi Brugnaro di Venezia e Giorgio Gori di Bergamo entrambi rilevati al 61,4% ma col primo in calo dell’1,3% e il secondo in crescita dello 0,1%.

Dietro di loro si piazzano il sindaco di Milano Beppe Sala col 61,2% (+2,5%), il primo cittadino di Roma Roberto Gualtieri a cui porta bene evidentemente la scelta di costruire un termovalorizzatore (60,8%, +2,9%) e il sindaco di Firenze Dario Nardella (60,8%, -0,5%).

Chiude Gaetano Manfredi col 56,9%: rispetto a 4 mesi fa, lascia sul campo 1,8 punti. L’aver portato a casa lo scorso 29 marzo il Patto per Napoli, 1,231 miliardi di euro per salvare il Comune dalla bancarotta, evidentemente, è solo una precondizione per iniziare ad incidere davvero sulla quotidianità dei cittadini.