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Licenziato un anno fa, un operaio dell’azienda Tiberina di Pomigliano d’Arco (Napoli), che si occupa di componentistica per l’automotive, attende da oltre un mese di poter tornare in fabbrica dopo la sentenza del giudice del Lavoro del Tribunale di Nola che ne ha disposto il reintegro. Ne dà notizia Mario Di Costanzo, responsabile automotive della Fiom di Napoli, il quale sottolinea che il lavoratore, oltre a non essere stato ancora reintegrato, ha perso il sussidio di disoccupazione.
L’azienda – spiega il sindacalista – è stata condannata al reintegro, ma ad oggi non ha ancora ottemperato alla sentenza del giudice che è immediatamente esecutiva. Sono passati quasi 40 giorni e oltre a non reintegrare il dipendente è saltato anche lo stipendio per questo lavoratore che era stato ingiustamente licenziato circa un anno fa”. Di Costanzo, infine, annuncia nuove iniziative legali in caso di mancato reintegro dell’operaio: “Viviamo in uno Stato di diritto – conclude – e la legge è uguale per tutti. Per adesso invitiamo chi di competenza a reintegrare immediatamente il lavoratore, che deve poter sfamare la propria famiglia, e ci riserviamo di adire nuovamente per vie legali per difendere il diritto dell’operaio a tornare al proprio posto di lavoro”.