- Pubblicità -
Tempo di lettura: 3 minuti

Napoli – Emanuele De Angelis, ultima vittima di quella che sembra profilarsi come la faida della zona occidentale di Napoli, non era un pesce grosso. Ventotto anni, con precedenti penali per spaccio di droga e ricettazione, avrebbe avuto contatti con il clan Vigilia attivo a Soccavo ed in guerra, a colpi di agguati nelle ultime settimane, con il clan Grimaldi. Il giovane sarebbe stato attirato in una trappola nella serata di ieri ed ucciso con cinque colpi al volto esplosi da distanza ravvicinata. Il corpo è stato trovato dalla Polizia stamattina alle 7.30, riverso a terra in un grande giardino condominiale con alberi di arancio in via Contieri 8, in una zona isolata di Soccavo alle spalle della parrocchia di S. Maria delle Grazie, non lontano dalla sua abitazione. Qui sorgono alcune ex abitazioni di contadini dell’ antico casale agricolo. Via Contieri collega la chiesa con il non lontano campo Paradiso, dove si allenava il Napoli di Maradona. Gli investigatori della Squadra Mobile di Napoli, che conducono le indagini, stanno ricostruendo i collegamenti di De Angelis, forse nell’orbita del clan Vigilia, e le sue ultime ore. Una telefonata ricevuta in serata lo avrebbe indotto ad uscire di casa per prendere il suo scooter. A quel punto sarebbero entrati in azione i sicari. L’omicidio di De Angelis – secondo una ipotesi degli investigatori – potrebbe essere collegato all’ agguato di ieri pomeriggio in via Vicinale Palazziello, strada di Soccavo. Qui, poco prima delle 16.30, due sicari in sella a uno scooter hanno intercettato l’auto sulla quale si trovava insieme alla moglie il 45enne Antonio Ermano, cognato del boss attualmente detenuto Alfredo Vigilia, soprannominato “O Niro”. I sicari hanno esploso una raffica di colpi contro Ernano, che però è riuscito a fuggire, anche se ferito al gluteo sinistro, ed a raggiungere l’ospedale San Paolo, dove è stato medicato. La Polizia ha trovato in via Vicinale Palazziello tracce di sangue, ha recuperato a terra tre bossoli, e ritiene credibile la versione dell’agguato fornita da Ernano. L’uomo era stato arrestato nel 2016 con l’accusa di aver messo a segno una serie di rapine nel quartiere Soccavo. Quello di oggi è il terzo omicidio dall’ inizio dell’ anno a Napoli. Nella città dove preoccupano sempre di più criminalità giovanile e baby gang la camorra torna ad uccidere per il controllo dei traffici illeciti nella periferia occidentale. Una escalation di episodi di cui stamattina si è occupato il Comitato per l’Ordine Pubblico e la Sicurezza riunitosi nella sede della Prefettura di Napoli. Controlli di polizia davanti alle scuole – su richiesta delle direzioni scolastiche – e dal prossimo fine settimana servizi di vigilanza nell’area di Marechiaro – teatro di due violenze lo scorso fine settimana – con la collaborazione della Polizia Municipale, le prime misure adottate. Sul tavolo anche una proposta, da concertare con l’Inps, per revocare alcune indennità di carattere sociale erogate ai genitori i cui figli siano inadempienti agli obblighi scolastici. Misura che potrebbe essere estesa anche ad altre categorie di soggetti responsabili di illeciti, quali i parcheggiatori abusivi.