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Napoli – “Aveva ragione mio padre: C’è una buona parte di napoletani che andrebbero internati in un campo di concentramento, per la loro ignoranza, crudeltà e cattiveria inaudita” queste le durissime parole di una collega dell’infermiera aggredita da 4 persone all’ospedale Cardarelli di Napoli. A denunciare l’ennesimo atto di violenza è stata questa mattina l’associazione Nessuno Tocchi Ippocrate.

Sono stati proprio i colleghi a tentare di salvare l’infermiera napoletana dalle grinfie degli aggressori, prima dell’intervento delle forze dell’ordine. “Un’aggressione di un’inaudita violenza a discapito della mia amica collega – racconta la collega dell’infermiera del nosocomio partenopeo – aggredita de 4 energumeni che dopo averla inginocchiata le hanno sferrato pugni, calci e strappato i capelli”.

Gli aggressori hanno persino “tentato di cavarle un occhio. Attacchi ripetuti continui, irrefrenabili, feroci e soprattutto premeditati. Tutto questo – ricorda la collega della vittima – per non voler aspettare la registrazione della paziente al triage e dei protocolli che per il Covid siamo costretti ad attuare”.

Una violenza durata circa 15 minuti, solo per vendicarsi di una semplice attesa.
Pretendiamo rispetto – tuona oggi l’operatrice del Cardarelli – chi ripagherà i danni morali psicologici e fisici subiti da questa collega chi? Eravamo in 3 a tentare di salvarla”.